"I membri della Nato sono piccoli Stati con una densità di popolazione molto alta"
Vladimir Putin minaccia la Nato e in particolare l'Europa. L''avvertimento' del presidente russo arriva mentre in ambito Nato e Ue si discute la rimozione del divieto che attualmente impedisce all'Ucraina di colpire il territorio della Russia con armi fornite da partner occidentali.
I Paesi della Nato, soprattutto quelli europei, "devono essere consapevoli di ciò con cui stanno giocando. Queste sono cose serie e le stiamo monitorando con la massima attenzione", dice il presidente russo, parlando con i giornalisti al termine della sua visita in Uzbekistan e rispondendo in particolare a una domanda sulle dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
Secondo Putin, prima di parlare di attacchi in profondità in territorio russo, "i governi dei Paesi della Nato dovrebbero ricordare che i membri dell'Alleanza, di regola, sono piccoli Stati con una densità di popolazione molto alta".
Putin si sofferma anche sul tema dell'eventuale arrivo di soldati occidentali in Ucraina: rappresenterebbe un'escalation e "un altro passo" verso il conflitto in Europa, dice. "Non penso che questa sia una decisione giusta. E' un'escalation e un altro passo verso un grave conflitto in Europa e globale", afferma ancora.
Nessun dubbio, afferma, sulla presenza di mercenari occidentali in Ucraine, compresi istruttori militari. "Per quanto riguarda la possibilità che dei mercenari siano in Ucraina, sì, ne siamo ben consapevoli. Non c'è nulla di nuovo. Ciò di cui parlano ora i militari in Ucraina sono lì da molto tempo. Sentiamo discorsi in inglese, francese e polacco sulle onde radio. Sappiamo che sono lì", dice il leader del Cremlino.
Quindi, dopo aver ribadito la disponibilità ad una soluzione negoziale del conflitto, torna a definire illegittima la presidenza di Volodymyr Zelensky. In Ucraina "l'unica autorità legittima" è la Verkhovna Rada (il Parlamento) dal momento che, a suo dire, è scaduto il mandato presidenziale di Zelensky. Putin sostiene che, in tempi di legge marziale, la Costituzione ucraina prevede l'estensione dei poteri del Parlamento, ma non quelli del presidente. Allo stesso tempo, aggiunge, la Legge fondamentale non dice nulla sul fatto che i risultati delle precedenti elezioni presidenziali vengano prorogati nel caso non se ne dovessero tenere di nuove.
"L'articolo 111 della Costituzione dell'Ucraina prevede in questo caso che i poteri presidenziali vengano trasferiti al presidente del Parlamento", dice Putin, sottolineando che l'intenzione dei "padroni" dell'Ucraina sia che l'attuale governo di Kiev "si faccia carico delle decisioni impopolari" come abbassare ulteriormente l'età della leva, per poi sostituire i "rappresentanti del potere esecutivo. Se questa è l'idea, allora la logica è chiara".