Secondo l'Isw il leader di Wagner avrebbe commentato con un giornalista il divieto ai media russi di parlare del gruppo di mercenari da lui fondato
''Se inizi una guerra, per favore abbi carattere, volontà e palle d'acciaio. Solo allora sarai in grado di ottenere qualcosa''. Così il leader di Wagner, Yevgheny Prigozhin, avrebbe commentato con un giornalista il divieto di Mosca ai media russi di parlare del gruppo di mercenari da lui fondato. Lo ha scritto l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nella sua ultima analisi del conflitto, secondo la quale il leader di Wagner si rivolgeva al presidente russo Vladimir Putin pur senza nominarlo.
Secondo Prigozhin, il funzionario smetterebbe di mentire se venissero davvero costruiti ponti, nuovi edifici e stazioni della metropolitana. I suoi commenti sono "probabilmente mirati a Putin, che i media statali russi hanno abitualmente ritratto come un leader minuziosamente coinvolto in piccoli progetti infrastrutturali e nella vita della gente comune russa", ha affermato il think tank statunitense Secondo l'Isw le sue critiche potrebbero essere conseguenti al fatto che Putin non gli ha dato la ricompensa promessa per la conquista di Bakhmut, città assediata da mesi nell'Ucraina orientale.