L'intelligence di Kiev: "Ci stiamo avvicinando a lui". Peskov: "Operazione militare speciale è più che giustificata"
"in cima alla lista" degli obiettivi di Kiev c'è Vladimir Putin. Lo ha ammesso il capo aggiunto dei servizi di intelligence del ministero della Difesa dell'Ucraina, Vadim Skibitski, in un'intervista all'emittente Welt, secondo cui il presidente russo è ben consapevole dell'intenzione di Kiev di ucciderlo. "Si sta rendendo conto che ci stiamo avvicinando a lui, ma forse ha anche paura di essere ucciso dal suo stesso popolo - sostiene Skibitski - Molte persone in Russia sostengono ancora questa 'operazione speciale' ma grazie ai social media e ai controlli telefonici, sappiamo che sono morti così tanti russi che questo spaventa la gente".
E tra gli obiettivi c'è anche Yevgeny Prigozhin, numero 1 dei mercenari della Wagner: "La nostra priorità è eliminare coloro che ordinano ai loro uomini di attaccare". E Putin è in cima alla lista "perché coordina e decide cosa succede. Ma alla fine tutti dovranno rispondere delle loro azioni. Il capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov e il ministro della Difesa Sergei Shoigu hanno pianificato l'attacco e ora non possono tornare indietro".
Alla domanda se anche i propagandisti, gli oligarchi e i civili siano considerati degli obiettivi, Skibitsy ha risposto: "Siamo in guerra e questi sono i nostri nemici. Se una figura importante produce e finanzia armi per la Russia, allora la sua eliminazione salverebbe la vita di molti civili... Secondo le convenzioni internazionali, questo è un obiettivo legittimo".
La dichiarazione di Kiev, secondo cui Vladimir Putin "è l'obiettivo numero uno", sono di stampo terroristico. Per questo, "l'operazione militare speciale è più che giustificata, più che necessaria e deve essere completata raggiungendo i suoi obiettivi, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Il regime terrorista parla dei suoi obiettivi terroristi", ha aggiunto.