Vertici militari ucraini "a favore" del proseguimento "dell'operazione difensiva". La Wagner a Mosca: "Servono munizioni, se ci ritiriamo crolla intero fronte". Gli Usa: "Esito ha solo valore simbolico"
I vertici militari ucraini si sono espressi "a favore" del proseguimento "dell'operazione difensiva" e dell'"ulteriore" rafforzamento delle posizioni dell'esercito a Bakhmut. Lo riporta una nota della presidenza ucraina indicando la valutazione fatta nel corso di una riunione con il presidente Zelensky dal capo delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, e dal comandante delle forze di terra, Oleksandr Syrskyi. Secondo la nota, il presidente ucraino ha chiesto ai due esponenti militari lo stato di avanzamento dell'operazione di difesa nella città strategica del Donbass.
L'esito della battaglia che si combatte attorno alla città ucraina di Bakhmut "ha un'importanza più simbolica che operativa e strategica", ha dichiarato dal canto suo il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, parlando con i giornalisti durante una visita in Giordania. La caduta di Bakhmut "non implicherebbe necessariamente che i russi abbiano cambiato il corso di questo conflitto", ha aggiunto, rifiutandosi di prevedere se né tantomeno quando "Bakhmut potrebbe cadere". Austin ha detto infine che non considererebbe una battuta d'arresto strategica un eventuale riposizionamento delle forze ucraine a ovest della città.
A Bakhmut, secondo Kiev le perdite russe ammontano ogni giorno a 500 soldati morti e feriti, mentre aumentano i "combattimenti ravvicinati" a causa della scarsità di munizioni a disposizione delle forze di Mosca. Secondo quanto ha reso noto il ministero della Difesa britannico, nel suo consueto briefing sull'andamento della guerra, ai riservisti russi mobilitati viene imposto di assalire le postazioni ucraine "armati solo con fucili e pale". Probabilmente pale da fanteria Mpl-50 datate, oggetti progettati sulla base di un modello non troppo diverso da quello introdotto per le forze russe nel 1869.
Lo stesso capo del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha dichiarato che le sue truppe che ora stanno stringendo la presa sulla città ucraina di Bakhmut sono senza munizioni e che, "se saranno costrette a ritirarsi, l'intero fronte crollerà". Venerdì Prigozhin aveva annunciato che le sue unità avevano "praticamente circondato Bakhmut", dove i combattimenti si sono intensificati nell'ultima settimana dopo mesi di guerra di logoramento, con le forze russe che attaccano da tre lati.
Wagner sembra spesso operare in modo autonomo rispetto all'esercito regolare, o addirittura in concorrenza con esso, e in un video pubblicato nel fine settimana, Prigozhin si è lamentato del fatto che le munizioni che Mosca gli aveva promesso non sono state consegnate. "Per ora, stiamo cercando di capire il motivo: è solo ordinaria burocrazia o un tradimento?", ha detto, sottolineando che "la situazione non sarà bella per tutte le formazioni militari che proteggono gli interessi russi".
Secondo l'intelligence britannica, inoltre, l'esercito russo sta compensando le pesanti perdite di veicoli corazzati grazie al dispiegamento di carri armati T-62 vecchi di 60 anni. "Esiste una possibilità realistica che anche le unità della prima divisione di carri armati della Guardia (1 Gta), probabilmente la principale forza di carri armati russa, venga riequipaggiata con T-62 per compensare le perdite precedenti", si legge nel documento diffuso dal ministero della Difesa britannico. "La 1 Gta - prosegue - avrebbe dovuto ricevere il T-14 di nuova generazione a partire dal 2021. Nei giorni scorsi sono stati identificati per la prima volta anche veicoli corazzati trasporto truppe russi Btr-50, schierati per la prima volta nel 1954". "Dall'estate scorsa - si legge ancora - circa 800 T-62 sono stati prelevati dai depositi e alcuni sono stati dotati di sistemi di avvistamento aggiornati che molto probabilmente miglioreranno la loro efficacia notturna. Tuttavia - conclude - entrambi questi tipi di veicoli presenteranno vulnerabilità sul campo di battaglia, inclusa l'assenza di moderne armature reattive esplosive".
Ieri il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov ha reso noto che la Russia "ha consumato enormi quantità di risorse umane, armamenti e materiali" durante la guerra in Ucraina e probabilmente esaurirà il suo potenziale offensivo entro la fine della primavera. Né l'economia né il complesso industriale militare nazionale saranno in grado di aiutare la Russia, che mancherà di risorse per continuare la guerra contro l'Ucraina se "fallirà nei suoi obiettivi questa primavera".
E "per il terzo giorno consecutivo", il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu si trova nell'area dell'Ucraina occupata dai russi. Lo scrive la Bbc, precisando che A Mariupol, Shoigu "ha verificato il grado di disponibilità delle strutture già commissionate e lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri degli edifici e delle strutture in costruzione", afferma.L'elenco delle strutture che Shoigu avrebbe visitato include un centro medico, un centro di emergenza e "un nuovo microdistretto di 12 edifici residenziali di cinque piani".
Sabato, il dipartimento militare russo ha reso noto che il ministro ha visitato il "posto di comando avanzato" di una delle formazioni del gruppo di truppe Vostok nella direzione sud di Donetsk. Domenica si è parlato di un incontro tra Shoigu e i leader di altri gruppi presso il "quartier generale del gruppo congiunto delle truppe russe".