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Guerra Ucraina, Di Maio: "Ben venga quinto pacchetto sanzioni a Russia"

"Troppo presto per cessate il fuoco, lavorare per tregue locali"

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
21 marzo 2022 | 18.41
LETTURA: 2 minuti

"Come Italia siamo pienamente aperti ad un quinto pacchetto di sanzioni" contro la Russia per la guerra in Ucraina. "Ovviamente non solo non ci sono veti da parte italiana, ma aspettiamo la proposta della Commissione Europea". Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri. "E' chiaro che, finché non saranno dati segnali di de-escalation rispetto a quello che sta facendo l'esercito russo in Ucraina - aggiunge - noi non potremo che continuare ad indebolire l'economia russa. E quindi a ridurre lo spazio di manovra di Vladimir Putin per finanziare questa guerra. Ben venga il quinto pacchetto", dice Di Maio.

"Continuiamo nella nostra azione per cercare la pace, ma con fermezza - sottolinea - Questo significa aderire al quinto pacchetto di sanzioni" contro la Russia. "E significa anche - prosegue Di Maio - continuare nel lavoro di coinvolgere altri membri della comunità internazionale per continuare l'azione di pressione e di isolamento della Russia a livello internazionale".

CESSATE IL FUOCO - In Ucraina, spiega poi il ministro degli Esteri, "non possiamo costruire un cessate il fuoco generale: è ancora troppo presto, non ci sono le condizioni, ma possiamo farlo a livello locale".

"Stiamo tutti lavorando per un accordo di pace - continua - ma in attesa di questo lavoro, che richiede colloqui continui, chiediamo all'Ue di farsi promotrice di un'iniziativa che costituisca un tavolo permanente, con istituzioni come Unhcr e Croce Rossa, per individuare le aree più critiche dove costruire delle tregue umanitarie, per evacuare civili e portare beni di prima necessità ai cittadini assediati dall'esercito russo. Sosteniamo pienamente il lavoro dell'Ue e dell'Alto Rappresentante Josep Borrell", sottolinea.

NEGOZIATI - "Ho sentito un'ora fa il mio collega turco, Mevlut Cavusoglu. Abbiamo parlato di come procedono i negoziati. Noi come Italia sosteniamo pienamente la Turchia negli sforzi negoziali che sta portando avanti" dice Di Maio. La Turchia "non è solo un alleato Nato, è un Paese fondamentale in questo momento per promuovere il dialogo e portare le parti ad un accordo di pace".

Inoltre, ricorda, "sta per iniziare anche una settimana molto importante in cui l'incontro del presidente Mario Draghi con il presidente Joe Biden al vertice Nato sarà fondamentale per mostrare ancora una volta l'unità della Nato, dell'Ue e di tutti i Paesi che nell'assemblea generale dell'Onu hanno votato per condannare l'aggressione russa all'Ucraina".

ITALIANI IN UCRAINA - "Il numero attuale degli italiani in Ucraina è di 239. Una settimana fa erano 400 - riferisce poi il titolare della Farnesina - Continuiamo a sentire tutti i casi che ci contattano, per andare via dall'Ucraina".

E' chiaro - continua Di Maio - che dove non ci sono le condizioni di sicurezza per l'evacuazione noi consigliamo di restare al sicuro e di aspettare le azioni che fanno sul campo le agenzie umanitarie. Continuiamo a lavorare" per evacuare i connazionali rimasti nel Paese, conclude.

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