Il bollettino: "Progressivo e costante miglioramento". Il professore con riferimento a "qualche testata": "Non può alzarsi e camminare, bisogna avere molto rispetto"
"Nelle ultime 48 ore si è assistito a un progressivo e costante miglioramento delle funzionalità d'organo monitorate". E' quanto si legge nel bollettino sulle condizioni di Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì in terapia intensiva all'ospedale San Raffaele di Milano. L'aggiornamento è firmato da Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri.
"Le terapie citoriduttiva, antimicrobica e antinfiammatoria stanno producendo i risultati attesi, consentendoci di esprimere un cauto ottimismo - si sottolinea - Il presidente Silvio Berlusconi resta ricoverato in ambito intensivo".
E' il secondo bollettino ufficiale del San Raffaele sull'evoluzione dello stato di salute dell'ex premier, dopo il primo di giovedì 6 aprile. Il nuovo aggiornamento, che nelle prime ore di questa mattina non era previsto, è stato diffuso poco dopo le 11 dall'Irccs di via Olgettina. Co-autori Zangrillo, medico personale di Berlusconi e responsabile del Dipartimento di Anestesia e Terapia intensiva, e Ciceri, primario delle Unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo e Oncoematologia.
"L'umore è alto" per il leader di Forza Italia. Negli ultimi due giorni l'ex premier mostra, a quanto apprende l'Adnkronos Salute, "ottimismo e voglia di tornare al più presto a casa". Berlusconi mantiene insomma "il suo consueto spirito".
Al San Raffaele oggi pomeriggio sono arrivati Fedele Confalonieri e Paolo Berlusconi. Il presidente di Mediaset e il fratello dell’ex premier sono ripartiti, ciascuno a bordo della propria auto, dopo circa mezz’ora di visita, e si sono salutati con un abbraccio.
Orazio Fascina, il padre della compagna di Silvio Berlusconi, Marta, ha lasciato in serata l’ospedale San Raffaele. Orazio Fascina è sempre rimasto accanto alla figlia e ha trascorso sia il giorno di Pasqua sia quello di Pasquetta accanto a lei.
In serata al nosocomio è arrivata la figlia primogenita di Silvio Berlusconi, Marina, passata dall’ingresso di via Olgettina, a bordo di un van con i vetri oscurati.
Il Cavaliere ha trascorso una notte tranquilla, la quinta nel reparto di terapia intensiva cardio-toraco-vascolare dell’ospedale San Raffaele di Milano, dove è stato ricoverato mercoledì scorso per un'infezione polmonare, in un quadro di leucemia mielomonocitica cronica.
Il professor Zangrillo aveva lasciato l'ospedale nella tarda serata di domenica senza rispondere alle domande dei cronisti e oggi, tornando al San Raffaele, intercettato dai cronisti che gli chiedevano delle condizioni di Berlusconi, ha risposto: "Quello che dovevo dire l’ho detto". Il professore non ha rilasciato altre dichiarazioni, invitando a fare riferimento al bollettino di stamane. "Il Genoa ha pareggiato, oggi mi girano…", ha concluso il medico con una battuta sul pareggio della squadra di cui è presidente.
Poi, nuovamente intercettato da alcuni cronisti mentre lasciava l’ospedale, in merito alle notizie circolate nelle ultime ore secondo cui il presidente di Forza Italia si sarebbe alzato dal letto, seduto in poltrona e fatto esercizi respiratori, Zangrillo è sbottato: “Bisogna avere molto rispetto, non solo del paziente ma anche del nostro lavoro. Sono stanco. Se un paziente è in terapia intensiva cardiochirurgica vuol dire che non può alzarsi e camminare”.
“Noi siamo persone serie, tutto ha un limite - ha detto Zangrillo - bisogna attenersi al comunicato firmato da me e da Ciceri, per cui, se su qualche testata anche di grande richiamo escono notizie che non rispondono al vero sono quelle che in gergo si chiamano fake, che io preferisco chiamare minchiate”.
Quelle diffuse oggi, ha ribadito Zangrillo, “sono delle falsità assolute”. Un paziente in terapia intensiva, ha spiegato il medico, “è un soggetto che merita delle cure intensive. Un paziente in terapia intensiva se cammina ve lo porto. Smentisco nella maniera più assoluta che siano state fonti ospedaliere a dare la notizia”.