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Berlusconi, Forza Italia tira sospiro di sollievo ma restano nodi nel partito

Mulè: "Si vergogni chi parla di scissione"

(Afp)
(Afp)
10 aprile 2023 | 19.03
LETTURA: 3 minuti

Forza Italia tira un sospiro di sollievo per le condizioni di Silvio Berlusconi, che stando all'ultimo bollettino medico diramato dal San Raffaele sarebbero in "progressivo e costante miglioramento", e fa partire il conto alla rovescia per riabbracciare il suo leader, ricoverato da mercoledì per un'infezione polmonare in un quadro di leucemia mielomonocitica cronica. L'ex presidente del Consiglio, racconta chi ha avuto modo di parlargli nelle ultime ore, starebbe reagendo bene alla degenza, e il suo umore viene definito "alto". A livello politico però non si placano le speculazioni sul futuro del partito azzurro e le indiscrezioni che parlano di un deterioramento dei rapporti tra l'ala governista che fa capo al vicepremier e coordinatore di Fi Antonio Tajani e la componente vicina alla capogruppo al Senato Licia Ronzulli.

Ad allontanare le voci di scissione oggi ci pensa Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e parlamentare vicino a Ronzulli: "Chi parla di rischio scissione dovrebbe vergognarsi soltanto a pensarlo in questo momento", dice all'Adnkronos l'ex direttore di 'Panorama'. A chi gli chiede se alla convention forzista in programma a Milano il 5-6 maggio avremo la fotografia di un partito diviso, Mulè risponde sicuro: "Non è una fotografia reale. È quella che vogliono proiettare quelli che non vogliono il bene di Berlusconi e Forza Italia". L'esponente di Fi accoglie con soddisfazione gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni del presidente Berlusconi: "Ogni notizia buona è una buona notizia".

Lo scossone segnato dalle nuove nomine ha premiato la linea governista di Tajani, rinsaldando il legame tra Forza Italia e il governo Meloni. Lo dimostra il colloquio avuto nei giorni scorsi tra la premier e il neocapogruppo azzurro alla Camera Paolo Barelli. "Non è casuale che io abbia buoni rapporti con Giorgia Meloni. Siamo amici fin da quando, giovane consigliere della provincia di Roma, già dimostrava determinazione e qualità di leader", ha detto all'Adnkronos il presidente dei deputati Fi nel giorno di Pasqua, assicurando lealtà all'esecutivo: "È scontato che Forza Italia si impegni per dare pieno sostegno al governo che fortemente ha voluto. Ed è scontato che Giorgia Meloni auspichi un forte contributo da parte di Forza Italia in un momento così delicato per la storia del paese e dell'Europa". "Del resto - ha sottolineato - Forza Italia e il presidente Berlusconi hanno già dimostrato buon senso e capacità di buon governo; Giorgia d'altronde è stata ministro proprio di un governo a guida Berlusconi".

Dallo stesso leader di Arcore sarebbe arrivato un invito alla compattezza per blindare il governo: "Il messaggio che ci manda Berlusconi è di lavorare nell'interesse del paese ognuno nel proprio ambito sia da militanti o dirigenti di partito. E soprattutto di collaborare a ogni livello nel sostenere il governo e le istituzioni territoriali nelle quali il ruolo di Forza Italia è determinante per storia e capacità", ha aggiunto Barelli.

Anche l'esponente 'tajaneo' ha provato a smorzare le insistenti voci su lotte fratricide interne al partito: "In Forza Italia c'è solo una componente: quella di Berlusconi. Cioè siamo tutti 'Berlusconiani'", ha puntualizzato. "Partendo da questa realtà - ha rimarcato il parlamentare azzurro - non ci saranno scissioni o scossoni perché è Berlusconi a segnare la linea e a prendere le decisioni. Tutti devono essere disponibili a svolgere il ruolo assegnato per dare il massimo nell'interesse del partito e del governo che abbiamo contribuito a far vincere per guidare con ministri di Forza Italia il nostro paese".

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