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Berlusconi, "umore alto: mantiene spirito e ottimismo"

Il Cavaliere vuole tornare a casa

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
10 aprile 2023 | 15.05
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Pasquetta di “cauto ottimismo” per Silvio Berlusconi, al sesto giorno di ricovero in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano. Le condizioni del Cavaliere sono in leggero miglioramento e nelle ultime 48 ore “si è assistito a un progressivo e costante miglioramento delle funzionalità d'organo monitorate” come riferito nel bollettino medico diffuso oggi, il secondo da quando l’ex premier è stato ricoverato. L’aggiornamento, firmato dal medico personale di Berlusconi e responsabile del Dipartimento di Anestesia e Terapia intensiva Alberto Zangrillo, e da Fabio Ciceri, primario delle Unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo e Oncoematologia, ha evidenziato che le terapie citoriduttiva, antimicrobica e antinfiammatoria “stanno producendo i risultati attesi” consentendo ai medici di esprimere “un cauto ottimismo” sulle condizioni del presidente di Forza Italia.

Un quadro clinico ribadito dallo stesso Zangrillo in serata: “Quello che dovevo dire l’ho detto” le parole rivolte ai cronisti che lo hanno intercettato mentre rientrava in reparto dopo una breve pausa. Non ci sono date, al momento, sull’uscita dalla terapia intensiva di Berlusconi ma l’umore del Cav, secondo quanto trapela, è “alto”, e da parte sua c’è "ottimismo e voglia di tornare al più presto a casa". L’ex premier mantiene insomma "il suo consueto spirito".

Nella sesta giornata di degenza le visite di familiari e amici sono state ridotte: alle 16 è arrivato in ospedale il presidente di Mediaset e amico di lunga data, Fedele Confalonieri, che dall’inizio del ricovero è sempre stato presente. Poco dopo è stata la volta del fratello Paolo, che ha poi lasciato il nosocomio assieme a Confalonieri dopo circa mezz'ora. Resta al fianco del presidente Berlusconi la compagna e deputata azzurra, Marta Fascina. Fuori dall’ospedale, per tutta la giornata, non è mancato il consueto sostegno dei supporter: dal 'fedelissimo' Marco Macrì, arrivato venerdì mattina dalla provincia di Lecce, al 67enne Ettore Fragale, che ha viaggiato 16 ore in bus da Cosenza per portare boccette di acqua santa.

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