Il 67enne calabrese ha portato boccette di acqua santa di San Francesco di Paola e l’abitino per le grazie ricevute
“Forza Italia, forza zio Silvio, forza italiani”. È l’augurio di Ettore Fragale, 67enne di Cosenza, arrivato al San Raffaele di Milano, dopo un giorno di viaggio. “Sono partito ieri mattina alle 7 con Flixbus, per portare la mia solidarietà a zio Silvio”, racconta Fragale, fuori dall’ingresso dell’ospedale in cui è ricoverato da mercoledì scorso Berlusconi, a cui il 67enne calabrese ha portato boccette di acqua santa di San Francesco di Paola e l’abitino per le grazie ricevute. “Ho sempre votato zio Silvio, perché sono di destra. Solo lo scorso settembre ho votato la Lega”, dice Fragale.
Il sostegno politico, però, non c’entra con la solidarietà umana: “Se sono venuto qua, è perché Silvio ci serve. Ci ha fatto rispettare come Italia, è un imprenditore e dà lavoro alla gente”, dice, pregando perché “Dio gli regali altro tempo”. È la prima volta che Fragale accorre in ospedale in occasione del ricovero di Berlusconi, “perché questa volta è più serio”, spiega il 67enne, che si è sistemato davanti all’ingresso carrabile di via Olgettina, determinato a consegnare i doni nelle mani “di uno dei figli o del fratello Paolo”.
E' "un'acqua miracolosa" quella portata in dono ha spiegato all'Adnkronos un frate del santuario di San Francesco di Paola, raccontando delle proprietà dell'acqua santa della fonte 'della cucchiarella' che si trova nel santuario.
"San Francesco ha fatto due miracoli, il primo quando fece sgorgare l'acqua con il bastone dalla parete per dissetare gli operai che scendevano ogni giorno al fiume per bere, stanchi dal lavoro. E poi, in quella stessa acqua, fece resuscitare la trota (il pesce cui il Santo aveva dato anche un nome ma che, secondo la tradizione, venne pescata da un ecclesiastico per essere cucinata, ndr). Tuttora i fedeli, i pellegrini vengono da tutta Italia e dall'estero per bere questa acqua miracolosa", dice il frate.