Maculopatia, nuova formulazione aflibercept 8 mg migliora gestione patologia
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Efficace a intervalli di somministrazione fino a 5 mesi, più qualità di vita aderenza alle cure e meno impatto su Ssn
Efficace a intervalli di somministrazione fino a 5 mesi, più qualità di vita aderenza alle cure e meno impatto su Ssn
'Non solo a nuovi farmaci ma anche percorsi di cura per migliorare sistema salute'
'Rassicura su uso in ambiente ambulatoriale ma il codice è per somministrazione ospedaliera'
'Quando le somministrazioni erano ogni mese c’era abbandono del trattamento dopo alcuni anni'
Ridefinire radicalmente il trattamento delle maculopatie in Italia. L’introduzione di aflibercept 8 mg, una nuova formulazione rispetto ai 2 mg della precedente, rappresenta un progresso nella cura della degenerazione maculare neovascolare (nAmd) e dell’edema maculare diabetico (Dme) perché riduce il numero di iniezioni intravitreali che da mensili diventano ogni 5 e, addirittura, in alcuni pazienti, ogni 6 mesi. A migliorare la qualità di vita dei pazienti e a semplificare l’attività clinica c’è...
“Oggi siamo qui per celebrare un grande successo, che è il lancio di una nuova generazione di un farmaco che aiuta a curare le maculopatie. È un percorso iniziato più di dieci anni fa e che ha portato Bayer a entrare nel campo dell’oftalmologia per la prima volta e sfruttare l'innovazione e la scienza per metterle al servizio delle persone”. Così Arianna Gregis, country division head di Bayer Pharmaceuticals Italy, intervenuta all’incontro “Una nuova opportunità per la gestione della maculopatia”...
Nella somministrazione di aflibercept 8 mg “c’è un distanziamento anche di 5 mesi” tra un’iniezione e l’altra. Questo vuol dire tanto per il paziente: stare bene, vedere bene, non vivere la frequenza della ‘violenza’ dell'iniezione e non avere gli effetti collaterali dell'iniezione, in quanto un conto è farne 12, un conto è farne 2” all’anno. “Più si abbassa il numero, più si riduce la statistica” anche “dell'evento avverso”. Sono le parole di Massimo Ligustro, presidente del Comitato Macula, la ...
“Guardando al futuro, l'idea di poter disporre di farmaci” come aflibercept 8 mg “che durano all'interno dell'occhio tre, quattro o addirittura cinque o sei mesi dopo le dosi di carico, significa poter ridurre in modo talmente sostanziale il numero di procedure, che l'aderenza alla terapia può migliorare moltissimo e conseguentemente anche la sua efficacia, con enormi vantaggi dal punto di vista clinico”. Lo ha detto Francesco Bandello, professore di Oftalmologia e direttore della scuola di speci...
“A due anni dall'inizio del trattamento, il 25-30% circa dei pazienti” con maculopatia “ha necessitato di una iniezione ogni sei mesi alla fine del follow up e questo è qualcosa che non avevamo mai visto e sperimentato con le iniezioni intravitreali. Ovviamente, il risvolto pratico sta in una riduzione probabile dei costi e in un miglioramento significativo della qualità di vita dei nostri pazienti”. Così Paolo Lanzetta, professore di Oftalmologia e direttore della clinica Oculistica università d...