Nessuna marcia indietro: Mosca non rinuncia al dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia
La Russia ha le armi per distruggere qualsiasi nemico, inclusi gli Stati Uniti, se la sua esistenza fosse minacciata. Lo ha dichiarato il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, in un'intervista al quotidiano statale Rossiiskaya Gazeta. "I politici americani intrappolati dalla loro stessa propaganda hanno fiducia che, in caso di conflitto diretto con la Russia, gli Stati Uniti siano in grado di lanciare un attacco missilistico preventivo, dopo il quale la Russia non sarà più in grado di rispondere. Questa stupidità è miope e molto pericolosa", ha dichiarato Patrushev.
"La Russia è paziente e non intimidisce nessuno - ha aggiunto - Ma dispone di moderne armi uniche in grado di distruggere qualsiasi nemico, compresi gli Stati Uniti, in caso di minaccia alla sua esistenza".
La Russia non ha intenzione di sospendere il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, annunciato sabato dal presidente russo Vladimir Putin e duramente criticato dalle potenze occidentali, ha ribaditi il portavoce capo del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo il quale la reazione dell'Occidente "non può influenzare i piani della Russia".
Quindi Mosca mantiene la sua intenzione di andare avanti con una misura che potrebbe portare a un rafforzamento delle sanzioni imposte dall'Unione europea ai due paesi vicini. Intanto, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che, nonostante l'intenzione di alcuni paesi di "cancellare la Russia", Mosca ha ancora "molti amici in Occidente". Dopo aver avvertito su Telegram che "la lotta del suo Paese per mantenere il suo posto nel mondo" è già iniziata, il capo della diplomazia russa ha sottolineato che "tutti i tentativi di 'divide et impera' sono destinati a fallire".
"Nonostante la campagna per abolire la Russia, continuiamo ad avere molti amici, anche in Occidente. Condividono i nostri valori tradizionali", ha affermato prima di sostenere che il Paese si sta difendendo da "un'aperta aggressione da parte dell'Occidente, guidata dai neonazisti ucraini".
Sul fronte della cronaca la Russia ha lanciato una serie di attacchi contro sette oblast ucraine, uccidendo tre civili e ferendone altri cinque, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa ucraino. Attacchi russi sono stati segnalati nelle oblast di Donetsk, Kherson, Kharkiv, Chernihiv, Sumy, Zaporizhzhia e Luhansk. Secondo il rapporto, la Russia ha attaccato un totale di 73 insediamenti utilizzando mortai, carri armati, artiglieria, missili S-300, sistemi di razzi a lancio multiplo (MLRS), droni e aviazione tattica. Sono state colpite quindici infrastrutture.
Diverse esplosioni sono state udite anche nella città occupata dai russi di Melitopol, dove un edificio occupato dalle forze dell'ordine russe è stato danneggiato da un attacco delle forze di Kiev. Un funzionario filorusso dell'amministrazione regionale di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov, ha riferito di un attacco di artiglieria ucraino su Melitopol, che avrebbe danneggiato un "edificio vicino a un college" e ferito quattro persone.
A Mariupol è invece stata fatta saltare un aria l'auto del capo della polizia, Mikhail Moskvin: a dare notizia del tentato assassinio è la Tass, che cita un funzionario delle autorità filorusse, secondo cui il bersaglio dell'attacco "è vivo e va tutto bene". L'auto sarebbe esplosa a pochi metri di distanza dall'ufficiale.
A Sloviansk, nell'oblast di Donetsk, due missili S-300 russi hanno colpito il centro della città uccidendo almeno una persona e ferendone altre 25. Danneggiati edifici amministrativi e uffici, cinque grattacieli e sette case. Il numero delle vittime a Sloviansk non è definitivo, poiché sono ancora in corso le operazioni di soccorso. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato un video che mostra le conseguenze dell'attacco russo. "Il nemico deve sapere - ha scritto sui social - che l'Ucraina non perdonerà gli abusi contro il nostro popolo, non perdonerà queste morti e ferimenti. Tutti i terroristi russi saranno sconfitti. Chiunque sia coinvolto in questa aggressione ne avrà la responsabilità".