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Cinque gli ordigni esplosivi dotati di timer, alcuni effettivamente esplosi e altri disattivati per tempo, che si sarebbero dovuti attivare simultaneamente
Tre autobus vuoti sono esplosi oggi a Bat Yam e Holon, sobborghi di Tel Aviv, in Israele. Secondo quanto riportano i media israeliani, nel complesso erano cinque gli ordigni esplosivi dotati di timer: alcuni effettivamente sono esplosi e altri sono stati disattivati per tempo. I congegni per far esplodere le bombe si sarebbero dovuti attivare simultaneamente in un maxi attacco coordinato su autobus e treni venerdì 21 febbraio all'ora di punta. Channel 12, che cita fonti di sicurezza, parla di un "attacco terroristico strategico".
Non ci sono feriti o vittime e secondo la municipalità di Bat Yam i veicoli sono "miracolosamente arrivati ai parcheggi un attimo prima dell'esplosione". Dopo le tre deflagrazioni il ministro dei Trasporti, Miri Regev, che ha interrotto la sua visita in Marocco e tornerà in Israele con la sua squadra prima del previsto, ha ordinato di fermare e controllare "tutti gli autobus, i treni e i treni della metropolitana leggera e agire in conformità con le istruzioni dello Shin Bet e della polizia".
Gli autisti di autobus in tutto Israele hanno ricevuto l'ordine di perquisire i loro veicoli prima di partire. La sicurezza è stata rafforzata anche all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, con controlli rigorosi di tutti gli autobus che entrano ed escono dall'area aeroportuale, e nei treni della metropolitana leggera di Gerusalemme.
Nella tarda serata italiana, allarme ancora attivo e "evento in corso", come ha detto il portavoce della polizia, Aryeh Doron, mentre gli agenti erano in azione nell'area di Tel Aviv alla ricerca di eventuali ordigni. Le autorità hanno esortato la popolazione a prestare attenzione a "ogni borsa o oggetto sospetto", che "potrebbe fare la differenza". Channel 12 ha riferito che uno degli ordigni non esplosi è stato trovato da un passeggero che ha segnalato all'autista una borsa sospetta.
Il capo della polizia del distretto di Tel Aviv, Haim Sargarof, ha reso noto che i cinque identici ordigni avevano dei timer e che l'attacco "sembra qualcosa che ha avuto origine in Cisgiordania". Le bombe apparentemente erano state preparate con materiali improvvisati, riporta il Times of Israel.
Sargarof ha aggiunto ai giornalisti che la polizia ha concluso le ricerche sugli autobus e sui treni e sta ancora cercando di capire quanti sospetti siano coinvolti nel presunto attacco terroristico. Il volto di un sospetto è stato immortalato nelle foto diffuse sui social: in realtà si tratta di "un uomo innocente" che non ha nulla a che fare con l'incidente, ha spiegato Sargarof.
Un canale Telegram che sostiene di rappresentare il cosiddetto Battaglione Tulkarem di Hamas, con sede in Cisgiordania, ha rilasciato una dichiarazione che potrebbe indicare la responsabilità del gruppo nell'attentato combinato. La dichiarazione recita: "La vendetta dei martiri non sarà dimenticata finché l'occupante sarà presente sulla nostra terra... Questa è una jihad di vittoria o di martirio".
In risposta ai sospetti attentati, il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all'Idf di intensificare le operazioni in Cisgiordania. "Alla luce dei gravi tentativi di attacco terroristico nell'area di Tel Aviv da parte di organizzazioni terroristiche palestinesi contro la popolazione civile in Israele, ho dato istruzioni all'IDdf di aumentare l'intensità dell'attività antiterroristica nel campo profughi di Tulkarem e in tutti i campi profughi in Giudea e Samaria - ha dichiarato in un comunicato - Daremo la caccia ai terroristi a oltranza e distruggeremo le infrastrutture del terrore nei campi usati come postazioni di prima linea dell'asse del male iraniano”. “I residenti che danno rifugio al terrore pagheranno un prezzo pesante”, ha aggiunto.
L'Idf sta conducendo dal 21 gennaio una grande offensiva nel nord della Cisgiordania, denominata Operazione Muro di Ferro.