1-1 contro l'Inter
Il Napoli raggiunge la Juventus nella finalissima di Coppa Italia in programma mercoledì 17 giugno allo stadio Olimpico. Nella semifinale di ritorno al San Paolo (1-0 per i partenopei all'andata) gli azzurri di Gattuso pareggiano 1-1 in rimonta contro l’Inter dopo una gara non facile, al gol iniziale di Eriksen al 3' replica Mertens al 40'. Il Napoli proverà a vincere la sua sesta Coppa Italia, l’ultimo successo nel 2014. Vantaggio immediato dei nerazzurri al San Paolo, su un tiro tagliato da corner al 3’ di Eriksen il portiere Ospina si fa ingannare da un movimento di un difensore e la palla si deposita in rete. Quello dell’Inter è il primo gol dopo il lockdown.
La partita è in perfetta parità col punteggio dell'andata quando gli azzurri, era il 12 febbraio, si imposero a San Siro 1-0 grazie a un gol di Fabian Ruiz. Al 15' ripartenza nerazzurra con Candreva che riceve palla da posizione defilata al limite dell'area, l'ex Lazio si accentra e lascia partire un tracciante che sorvola la traversa. Al 19' punizione interessante per il Napoli dal limite dell'area, il tiro a giro di Mertens si infrange sulla barriera, la replica del belga termina alta. Sull’altro fronte rasoterra insidioso di Eriksen ma il n.1 del Napoli blocca in presa bassa. Poco dopo brivido per l’Inter, Bastoni serve ad Handanovic un pallone insidioso che il portiere rinvia su Politano, la sfera carambola a centro area dove, per fortuna dei nerazzurri, non arriva Mertens che scivola. Al 26' tiro a giro di Mertens, Bastoni si frappone respingendo l'insidia. Non sta a guardare l’Inter, sugli sviluppi di un corner Brozovic tenta la conclusione da fuori area ma non trova la porta. Ancora la squadra di Conte: dalla destra Candreva crossa, Eriksen fa da torre per Lukaku, l’attaccante belga però spreca con una incornata a lato. Si fa vedere Insigne, il suo tiro incrociato rasoterra termina fuori. Spunto di Young per la girata di testa di Lukaku che obbliga Ospina a una prodezza per salvare la sua porta. Intervento scomposto di Young su Napolitano, l’inglese rischia il secondo giallo. Al 38' tiro a giro di Mertens non lontano dall'incrocio dei pali.
Occasionissima Inter al 40', Candreva riceve palla da posizione defilata in area, si accentra e tenta la conclusione sul primo palo ma il portiere salva. Al 40' contropiede letale del Napoli, Insigne servito dal portiere Ospina si fa tutto il campo e al limite dell’area serve Mertens il quale, tutto solo, insacca la rete dell'1-1, il 122esimo gol con la maglia del Napoli permette al belga di diventare il miglior marcatore azzurro di sempre con una realizzazione in più di Marek Hamsik. La ripresa vede un tiro di Brozovic bloccato in due tempi da Ospina. Sull'altro fronte, minuto 52, Insigne si gira in area, il rasoterra velenoso sfiora il palo. L'Inter deve trovare un gol e il Napoli trova spazi in contropiede. Doppio cambio per il Napoli Callejon per Politano e Fabian Ruiz per Elmas. Triplice cambio per Conte, dentro Alexis Sanchez per Lautaro, Moses per Candreva e Biraghi per Young. Il Napoli replica richiamando Mertens in panchina per Milik. Al 75' diagonale insidioso di Alexis Sanchez, la palla sfiora il palo alla destra di Ospina. Insiste l’Inter. Al 76' punizione potente di Eriksen su cui vola Ospina per la deviazione. All'80' conclusione dal limite di Zielinski che incrocia sul secondo palo ma non trova la porta. All'82' tacco di Sanchez per l'accorrente Eriksen che a botta sicura tira in porta ma Ospina con un miracolo salva, sulla ribattuta fuori la conclusione di Moses. Ancora Inter, Biraghi crossa per Lukaku che in torsione non trova la porta. Gattuso getta nella mischia Younes e Allan per Zielinski e Insigne. Conte inserisce forze fresche: Ranocchia e Sensi per De Vrij ed Eriksen. Napoli in apnea nei 5' di recupero, al 92' Alexis Sanchez ci prova di testa ma Koulibaly lo contiene e Ospina blocca. Non succede più nulla: il Napoli vola in finale.
INSIGNE - "Abbiamo fatto la nostra parte, anche se abbiamo sofferto lo abbiamo fatto da squadra. Abbiamo voluto fortemente la finale e ora dobbiamo recuperare le energie" dice l'attaccante dei partenopei Lorenzo Insigne. "Stiamo vicino a Gattuso che è un grande uomo prima che un grande allenatore. Dedichiamo la vittoria a lui e a tutti quelli che hanno sofferto in questi giorni -prosegue l'attaccante ricordando il grave lutto che ha colpito nei giorni il tecnico calabrese che ha perso la sorella-. Il gol? Con Ospina proviamo spesso questa giocata e abbiamo fatto un grande contropiede. Strano giocare così senza tifosi, ma noi dobbiamo fare il nostro dovere. Ringraziamo infermieri, dottori e tutti quelli che hanno lavorato. Speriamo che questa partita abbia portato gioia nelle case degli italiani". Infine un pensiero Insigne lo dedica alla finale di mercoledì prossimo all'Olimpico. "Napoli-Juve ha un sapore speciale: non scenderò da solo in campo e dovremo dare il massimo. La prepareremo al meglio".
Gattuso: "Dedico la finale a mia sorella" /VIDEO
CONTE - "Oggi la partita l'abbiamo fatta noi, abbiamo creato tantissimo, abbiamo concesso un gol che lascia l'amaro in bocca. Guardando le statistiche abbiamo creato 17 occasioni da gol, loro solo due nello specchio della porta con tanti salvataggi del loro portiere che è stato il migliore in campo". Commenta così l'uscita di scena dell'Inter nelle semifinali di Coppa Italia dopo l'1-1 del San Paolo contro il Napoli (a San Siro i partenopei si erano imposti per 1-0 ndr) il tecnico nerazzurro, Antonio Conte, ai microfoni di Rai Sport. "E' chiaro che si può migliorare, si può migliorare il tutto, si può migliorare nella cattiveria quando arriviamo sotto porta, però veramente ho poco da rimproverare -prosegue l'allenatore pugliese-. Mi dispiace sinceramente per i ragazzi perché avrebbero meritato di giocare la finale per quello visto nelle due partite, non solo in quella di oggi". "Il Napoli ha giocato una partita chiusa per difendersi, nonostante questo atteggiamento abbiamo creato tantissimo. Abbiamo concesso poco ma purtroppo paghiamo alcune leggerezze, dobbiamo farne tesoro. Mi dispiace per la qualificazione perché l'avremmo meritata però sono delusioni che serviranno per crescere", conclude Conte.