Solo l'1% per attività ricreative e culturali
14 miliardi di euro: è questa la spesa sostenuta nel 2020 dallo Stato italiano per attività culturali, sportive e ricreative. Una cifra che rappresenta solo l'1% della spesa totale e che pone il nostro Paese all'ultimo posto rispetto agli altri Paesi Europei. Al primo posto della graduatoria relativa al 2020 c'è l'Ungheria che dedica l'8% del totale alle spese culturali, ricreative e di culto. Rispetto al PIL, nell'ultimo decennio l'Italia ha segnato un leggero miglioramento, passando dallo 0,6% di spesa di attività ricreative e culturali del 2011 allo 0,8% del 2020. Un dato comunque sempre inferiore alla media europea che negli ultimi dieci anni si assesta tra l'1,1% e il'1,2% del PIL.