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Parchi divertimento, flash-mob per riaprire con oltre 200 lavoratori e artisti

Parchi divertimento, flash-mob per riaprire con oltre 200 lavoratori e artisti
11 maggio 2021 | 17.06
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Per un giorno, Piazza del Popolo ha fatto da palcoscenico alle mascotte e ai cartoni animati più amati dai bambini: grande successo martedì 11 maggio per la manifestazione organizzata dall’Associazione parchi permanenti italiani aderente a Confindustria, a favore della riapertura di parchi tematici e acquatici prima del 1° luglio. All'evento hanno partecipato tutti i protagonisti del settore, provenienti da ogni parte d’Italia: i parchi del gruppo Costa Edutainment, Leolandia, MagicLand, Mirabilandia, Zoomarine, Gardaland e molti altri ancora. Con il motto 'Liberate il sorriso' oltre duecento lavoratori e artisti, hanno inscenato un flash-mob a base di musica, palloncini colorati e spettacolo.

Riapertura, la protesta dei parchi tematici per chiedere di ripartire (VIDEO)

Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione parchi permanenti italiani e di Leolandia (Bergamo), ha dichiarato: "La nostra missione è portare divertimento e buon umore nella vita di bambini e famiglie e sappiamo farlo in assoluta sicurezza: lo abbiamo già dimostrato la scorsa estate. Ci aspettiamo dal governo un intervento significativo con l'anticipazione delle aperture e, se non è in grado di supportarci con finanziamenti a fondo perduto, con la concessione di finanziamenti a lungo termine a tasso agevolato, come avviene anche negli altri Paesi".

"Sono in bilico - ha ricordato - 100.000 lavoratori, tra occupati fissi e stagionali, diretti e dell'indotto. Gli stagionali, inoltre, sono senza sussidi dal 30 aprile. Il governo deve occuparsi anche di noi".

L’anno scorso, il 20% dei parchi ha rinunciato completamente all’apertura, 5 aziende italiane sono passate sotto il controllo di fondi di investimento stranieri e si sono persi 10.000 posti di lavoro stagionali. Oggi gli operatori del settore, circa 230 in totale, registrano in media una perdita tra il 70 e l’80% del fatturato. Fino al 2019 generavano un giro d’affari superiore ai 400 milioni di euro, quota che saliva a 2 miliardi di euro aggiungendo l’indotto composto da hotel, ristorazione, merchandising, manutenzioni e altri servizi collaterali.

"Chiediamo di non essere discriminati. Siamo gli ultimi a ripartire nonostante abbiamo dei protocolli così rigidi che l’hanno scorso hanno garantito che in nessun parco italiano ci fosse nessun contagio né fra gli operatori né fra gli ospiti", ha detto Riccardo Marcante, direttore generale di Mirabilandia, commentando la situazione dei parchi di divertimento italiani nel corso della manifestazione odierna.

"A fronte di tutto questo - ha puntualizzato - ci sono settori che ripartono molto prima di noi, parlo dei ristoranti al chiuso, dei cinema e dei teatri, delle palestre e delle fiere, e noi siamo gli ultimi a ripartire come se fossimo i peggiori degli untori. I nostri protocolli di sicurezza sono quelli validati a livello mondiale dalla Iapa, la federazione internazionale dei parchi di divertimento, e prevedono l’utilizzo della mascherina, la sanificazione di tutte le aree, il mantenimento della distanza di sicurezza e soprattutto un contingentamento degli ingressi che ci ha fatto ridurre l’affluenza massima nel nostro parco di circa il cinquanta per cento".

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