
"Non c'è un diritto al suicidio né un obbligo per i medici di concorrere a una volontà suicidaria". Questa la posizione espressa da un avvocato dello Stato davanti alla Consulta in aula, durante un'udienza pubblica sul fine vita. L'Avvocatura dello Stato è intervenuta in rappresentanza della presidenza del Consiglio dei ministri e ha giudicato "inammissibile o manifestamente infondata" la questione sollevata dal gip di Milano sull'articolo 580 del codice penale, che vieta l'aiuto al suicidio.