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Legge Zan calendarizzata, polemiche su Ostellari relatore

Il Dl in Senato, ma da Pd e M5S critiche alla decisione del senatore leghista di trattenere la delega. L'autore del testo: "Ennesima forzatura per affossarlo"

Foto Fotogramma
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28 aprile 2021 | 13.49
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La legge Zan è calendarizzata al Senato, ma sulla scelta del leghista Andrea Ostellari di trattenere la delega come relatore non mancano le polemiche. "Ostellari che si autonomina relatore è l'ennesima forzatura di chi vuole affossare una legge voluta dalla maggioranza del Senato. Ancora una volta dimostra di gestire la Commissione Giustizia come fosse di sua proprietà. Le istituzioni si rispettano", scrive su Twitter lo stesso deputato del Pd Alessandro Zan, autore dell'omonimo Ddl. "Calendarizzato in Senato il ddl Zan. Era ora! Ma il fatto che il leghista Ostellari nomini se stesso come relatore è un atto di prepotenza per perdere altro tempo. L’omotransfobia e la misoginia feriscono le vite delle persone. Per questo va approvata subito la legge", è il messaggio postato sui social da Laura Boldrini, deputata del Pd.

"Il voto sul calendario dei lavori ha certificato che, in commissione Giustizia, la maggioranza è spaccata. Al successivo incardinamento del disegno di legge Zan, seguiranno le audizioni e il dibattito sulle proposte emendative", dice il senatore della Lega, presidente della commissione Giustizia a palazzo Madama. "Il regolamento prevede che il relatore di ciascun disegno di legge sia il presidente della commissione, che ha la facoltà di delegare questa funzione ad altri commissari. Poiché sono stato confermato presidente, grazie al voto della maggioranza dei componenti della Commissione, per garantire chi è favorevole al ddl e chi non lo è, tratterrò questa delega", aggiunge Ostellari.

Critiche arrivano anche dalla senatrice del M5S Alessandra Maiorino, membro della Commissione Giustizia di Palazzo Madama. "Il presidente ha costretto la commissione ad una procedura anomala di votare su ogni singola proposta di legge, anziché solo su quella omotransfobia", Maiorini all'AdnKronos. "La votazione - spiega la pentastellata - è andata come previsto, con 13 voti a favore e 11 contrari, ma la gioia è durata poco, dato che poi il presidente ha annunciato che il relatore della legge Zan sarà lui. A tutela sia dei favorevoli che dei contrari, ha detto". "Siamo sconfortati di fronte a questo cieco ostruzionismo, ma non ci arrendiamo. L'Italia è l'unico Paese in Europa a non avere ancora una legge di contrasto all'odio e alla discriminazione a sfondo omotransfobico. Non possiamo permettere che il nostro Paese resti fanalino di coda in tema di diritti umani e civili. Porteremo ancora la voce delle troppe Malika e dei troppi Jean Pierre nelle aule del Senato", conclude Maiorino.

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