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Guerra Ucraina-Russia, Zelensky "pronto a negoziare pace"

Lo ha reso noto un portavoce del presidente ucraino spiegando che con Putin si sta decidendo dove e quando tenere i colloqui

Guerra Ucraina-Russia, Zelensky
25 febbraio 2022 | 23.09
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe pronto a negoziare un cessate il fuoco per la pace tra Russia e Ucraina, mentre la guerra innescata dall'invasione russa prosegue. Lo ha reso noto un suo portavoce, spiegando che Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin stanno decidendo dove e quando tenere i colloqui.

Secondo quanto riporta The New York Times, citando l'ambasciatore di Kiev a Tel Aviv Yevgen Korniychuk, Zelensky ha chiesto al primo ministro israeliano Naftali Bennett di mediare nella crisi. La richiesta di mediazione sarebbe stata formulata durante un colloquio telefonico. ''Crediamo che Israele sia l'unico Paese democratico che abbia buone relazioni sia con l'Ucraina, sia con la Russia'', ha detto Korniychuk.

COMBATTIMENTI - Prosegue intanto l'offensiva russa. "Potenti esplosioni'' sono state avvertite a Kiev. Lo riportano la Bbc e Sky News parlando di colpi di artiglieria e spari nella parte occidentale della capitale ucraina. Secondo quanto scrivono su Telegram le autorità della capitale ucraina, il comune di Kiev ha chiesto ai cittadini di andare "urgentemente nei rifugi!". ''Questa sarà la notte più difficile. Il nemico andrà dappertutto. Dobbiamo resistere. La notte sarà molto dura, ma arriverà l'alba", ha detto Zelensky in un discorso alla nazione. ''Questa notte sarà più dura del giorno. Molte città del nostro stato sono sotto attacco: Chernihiv, Sumy, Kharkiv, i nostri ragazzi e ragazze nel Donbass, le città del sud'', ha detto Zelensky rivolgendo ''un'attenzione particolare a Kiev''.

I russi ''attaccheranno Kiev'' e ''il nemico userà tutta la sua potenza su tutti i fronti per rompere la nostra difesa", ha proseguito, sottolineando però che ''non possiamo perdere la capitale". ''Il nostro destino si decide stanotte'', ha dichiarato.

Sui social il sindaco della capitale ucraina Vitalij Klitschko ha fatto scattare l'alllarme nel tardo pomeriggio dopo che "cinque esplosioni si sono verificate con un intervallo di 3-5 minuti" vicino alla centrale elettrica CHP-6 che alimenta Kiev. Uno dei pericoli principali, ha aggiunto, con "le truppe russe vicine alla capitale" è rappresentato dai "gruppi di sabotatori". "I ponti sono sotto protezione speciale" delle forze armate mentre sono stati predisposti "posti di blocco non solo agli ingressi principali della città" ma "anche vicino alle strutture strategiche della capitale".

Tuttavia, "le forze di difesa dell'Ucraina stanno frenando l'invasione russa". "L'avversario non ha raggiunto gli obiettivi strategici prefissati", si legge nel bollettino diramato sui social dallo stato maggiore di Kiev che segnala come il tentativo principale delle forze di Mosca sia quello di "circondare la capitale dell'Ucraina". Tuttavia, riferiscono i militari ucraini, "le forze di difesa della città di Kiev mantengono saldamente le loro posizioni".

SANZIONI - Ue e Usa hanno approvato un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sanzionerà direttamente il presidente russo Vladimir Putin e altri alti funzionari russi, tra cui il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, ha confermato il portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.
Anche da Bruxelles i ministri degli Esteri dell'Ue "compatti hanno votato un pacchetto di sanzioni molto dure, nei confronti della Russia. Non solo nei confronti di Vladimir Putin e di Sergej Lavrov, che sono stati sanzionati e listati dall'Ue, ma anche importanti sanzioni su banche, su imprese di Stato russe, su interi settori economici", ha annunciato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

"E' un altro passo - ha proseguito Di Maio - per continuare diplomaticamente e politicamente ad isolare la Russia. In queste ore, come presidente del Consiglio dell'assemblea dei ministri del Consiglio d'Europa, ho sostenuto pienamente l'estromissione della Russia dal Consiglio d'Europa. Lo abbiamo fatto perché quello è un consesso in cui si lavora per i diritti delle persone e quello che sta succedendo in questi giorni va contro il diritto internazionale, va contro qualsiasi accordo internazionale e di buona convivenza, ma soprattutto va contro l'umanità". "E questo - ha detto ancora- non ce lo possiamo più permettere".

"Stiamo già lavorando al terzo pacchetto di sanzioni che l'Ue voterà nei prossimi giorni. L'Italia ha sempre votato in maniera compatta con gli altri Paesi Ue le proposte della Commissione. E continueremo a farlo", sottolinea Di Maio. Per quanto riguarda un'eventuale esclusione della Russia dal sistema Swift, che consente gli scambi internazionali, "non c'è alcun veto. I nostri Paesi hanno tanti partner al di fuori dell'Ue: li sensibilizzeremo anche in sede Onu per continuare a isolare la Russia, un Paese che, con i suoi governanti, sta portando avanti azioni incoscienti", ha concluso Di Maio.

NATO - Vladimir Putin ha commesso "un terribile errore" ordinando l'invasione dell'Ucraina e la Russia pagherà "un prezzo severo sia economico che politico" per la guerra innescata. La Nato ha condannato "nei termini più decisi possibili" l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia resa possibile dalla Bielorussia e sollecita Mosca a "cessare immediatamente il suo assalto militare, a ritirare tutte le sue forze dall'Ucraina e di fare marcia indietro sulla strada dell'aggressione che ha scelto", si legge nel comunicato finale dopo l'odierno vertice dell'Alleanza.

I Paesi della Nato sono "uniti e determinati a rimanere insieme non solo a parole ma nei fatti", ha affermato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg dopo il vertice dedicato all'"invasione a tutto campo dell'Ucraina da parte della Russia". La Nato sta aumentando la sua presenza militare "non per provocare un conflitto, ma per prevenirlo", ha aggiunto Stoltenberg sollecitando la Russia a porre fine all'intervento e a ritirarsi dall'Ucraina. Stoltenberg haquindi reso noto che la Nato ha dispiegato elementi della sua Forza di reazione rapida per la prima volta in un contesto di difesa collettiva, sottolineando che "gli obiettivi del Cremlino non sono limitati all'Ucraina. La decisione è stata presa "per evitare che ci siano malintesi sul fatto che la Nato è pronta a difendere i Paesi alleati".

"Si tratta di migliaia di truppe", ha aggiunto Stoltenberg, aggiungendo che la situazione in Ucraina è "fluida e in evoluzione". La Nato "monitora la situazione ed è in stretto contatto con il governo ucraino". Le forze russe si muovono verso Kiev e la retorica indica che il loro obiettivo è quello di cambiare governo e rimuovere il governo eletto democraticamente. "Le forze ucraine stanno infliggendo danni alle forze russe", ha aggiunto Stoltenberg.

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