
Per il gruppo risultati "leggermente superiori alle aspettative"
Il cda di Pattern, società italiana fondata nel 2000 da Francesco Martorella e Fulvio Botto, tra i leader nella progettazione, ingegneria, sviluppo, prototipazione e produzione di linee di abbigliamento per i più prestigiosi marchi mondiali top di gamma, ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024. In un contesto geopolitico complesso e con un mercato cinese in contrazione, il Gruppo Pattern ha chiuso il 2024 con" risultati leggermente superiori alle aspettative". I risultati appaiono ancor di più 'resilienti' nonostante le difficoltà del mercato del 'Made in Italy' tessile, abbigliamento e pelletteria, che ha registrato una contrazione del 15%.
I ricavi delle vendite, pari a 125,8 milioni di euro, sono sostanzialmente in linea rispetto a 126,4 milioni al 2023 pro forma. L'Ebitda si attesta a 13,0 milioni rispetto a 18,8 milioni al 31 dicembre 2023. L’Ebitda margin si attesta al 10,2% rispetto a circa il 12,7% al 31 dicembre 2023. L’utile netto adjusted - rettificato per tener conto dell’ammortamento degli avviamenti e della svalutazione dell’avviamento di Dyloan Bond Factory - è stato pari a 5,1 milioni; l’utile netto adjusted di Gruppo, invece, è stato pari a 3,7 milioni
La posizione finanziaria netta è negativa (debito) per 14,4 milioni, rispetto a positivi (cassa) 0,6 milioni al 31 dicembre 2023, a causa dell’ aumento dell’indebitamento bancario, mentre le disponibilità liquide e gli investimenti monetari di breve periodo sono pari a 28,9 milioni, in incremento rispetto ai 26,5 milioni di fine 2023. La struttura finanziaria del Gruppo resta solida, con un gearing ratio pari al 33%. All'interno del Gruppo Pattern, il calo strutturale del settore della pelletteria è stato compensato dalla crescita del reparto della maglieria e dalla solida tenuta del Ready To Wear. E’ stata poi determinante la strategia di M&A incentrata su aziende leader nella progettazione e ingegnerizzazione. La creazione di poli industriali all’interno del Gruppo ha inoltre ottimizzato le sinergie di processo e logistiche, migliorando l’efficienza, mentre l’innovazione resta centrale per il futuro, con investimenti in R&D e tecnologie.
Luca Sburlati, ceo di Gruppo, insieme a Franco Martorella e Fulvio Botto, Fondatori e azionisti di maggioranza di Pattern, hanno così commentato: “Oggi approviamo i risultati del 2024, un anno in cui il Gruppo Pattern ha dimostrato grande resilienza nonostante la forte contrazione del mercato del lusso internazionale. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’efficienza organizzativa legata, in primis, alla specifica localizzazione geografica dei nostri Poli Industriali, alla specializzazione sullo sviluppo prodotto che distingue tutte le nostre aziende, e ai processi corporate trasversali sul Gruppo, ormai già ben integrati. Inoltre, il livello di investimenti previsto per il 2025 non subirà variazioni nonostante ci si aspetti un anno complesso”.
In uno scenario macro complesso, il Gruppo Pattern conferma inoltre il focus sugli investimenti industriali, tecnologici e Esg. Sul tema Esg, il Gruppo ha formalizzato a gennaio 2025 un piano strategico integrato Esg 2025-2030 che si pone due obiettivi: decarbonizzazione e gestione dello scarto Industriale attraverso l’impegno a passare ad un modello di economia circolare, che si concentra sulla minimizzazione dei rifiuti e sulla massimizzazione del valore delle risorse durante il loro ciclo di vita.
A livello di Infrastrutture & Facilities, è inoltre confermata l’inaugurazione a settembre 2025 del nuovo headquarter del Gruppo a Torino. La realizzazione dello stabilimento è supportata dal finanziamento di Intesa Sanpaolo, che ha concesso un prestito di 12 milioni di euro, con la garanzia Green emessa da Sace,, a sostegno degli investimenti ecosostenibili. Il complesso, che sorgerà su un’area di circa 22.000 mq, ospiterà uffici, laboratori produttivi e logistici, magazzini, oltre a un ampio parcheggio. In linea con i principi di sostenibilità del Gruppo, il progetto prevede l’installazione di impianti fotovoltaici e geotermici per la produzione di energia pulita, oltre a ampie aree verdi, tra cui una fascia verde 'tampone' verso la tangenziale.