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Foibe, Anpi 'sponsor' del convegno revisionista

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03 febbraio 2019 | 11.49
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Non si sono ancora placate le polemiche sul post negazionista dell'Anpi di Rovigo, che per i Partigiani d'Italia spunta un'altra grana. Il logo dell'associazione infatti è presente sulla locandina del convegno revisionista "Foibe e Fascismo 2019", la "Quattordicesima edizione della contromanifestazione cittadina in occasione del 'Giorno del Ricordo'" in programma il 10 febbraio alle 10.30 al Cinema Astra di Parma. Con l'Anpi ci sono anche l'Anppia, l'associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, e il Comitato antifascista antimperialista e per la memoria storica a patrocinare l'evento, che vede gli interventi di alcuni storici già finiti al centro delle polemiche per le loro posizioni revisioniste.

Dopo la conferenza dello storico Sandi Volk dal significativo titolo "I morti delle foibe riconosciuti dalla legge: 354, quasi tutti delle forze armate dell'Italia fascista" e la lettura di una serie di "testimonianze di antifascisti e partigiani", alla conferenza verranno trasmessi due video: “La foiba di Basovizza: un falso storico” di Alessandra Kersevan e “Norma Cossetto: un caso tutt'altro che chiaro” di Claudia Cernigoi, tutti autori del sito 'giustificazionista' '10 febbraio 1947', sul quale tra l'altro si legge che il convegno in questione è "a cura del Comitato Antifascista Antimperialista e per la Memoria Storica con l’adesione di Anpi e Anppia".

Sempre Cernigol, direttrice del periodico triestino La Nuova Alabarda e autrice di numerosi saggi tra cui “Operazione foibe tra storia e mito”, sarà ospite del convegno "Le foibe nelle complesse vicende del confine orientale", organizzato per giovedì 7 febbraio dalla Rete antifascista di Cologno Monzese con l'Osservatorio Democratico Sulle Nuove Destre e il Comitato Lombardo Antifascista, iniziativa finita nei giorni scorsi al centro di una polemica sollevata da Lorenzo Corradini, ex capogruppo della Lega, entrato ufficialmente in CasaPound.

L'ANPI PADOVA: "FOIBE TRAGEDIA" - "Quando ho visto il post dell'Anpi di Rovigo che negava l'esistenza delle Foibe, mi sono messa le mani nei capelli. Non c'è dubbio che le foibe ci sono state, ed è stata una tragedia. Così come l'esodo degli italiani di Istria e Dalmazia. E questa è la posizione mia personale, ma soprattutto dell'Anpi nazionale". Così all'Adnkronos la presidente di Anpi di Padova Floriana Rizzetto che, poi, interpellata su "Rosso Istria", il film che racconta l'uccisione della studentessa Norma Cossetto da parte dei partigiani slavi, e che verrà trasmesso l'8 febbraio su Rai Tre in prima serata, sottolinea: "Ho alcune perplessità ma prima di giudicare bisogna vederlo".

"Noi abbiamo da tempo un ottimo rapporto con l'Associazione Nazionale Profughi della Venezia Giulia e della Dalmazia - spiega la presidente dell'Anpi di Padova - gli eventi tragici in quelle terre ci sono stati, certo. Bisogna però contestualizzarli, e ricordarsi che, prima delle foibe c'è stata l'aggressione e la violenza dei fascisti nei confronti della popolazione slava, ritenuta 'una razza inferiore'. E non dimenticare che lo stesso gen. Roatta allora disse 'Ne abbiamo ammazzati troppo pochi'.

"Ovviamente, tutto questo non vuole giustificare assolutamente le foibe e l'esodo, ma serve a spiegare il clima di odio che si era instaurato nei confronti degli italiani, purtroppo anche degli innocenti, che non avevano nulla a che spartire con i crimini fascisti. In quella situazione è chiaro che ci siano state vendette private, e uccisioni. Questo - ripeto - non toglie nulla alla gravità di quanto successo: le foibe, che ci sono state oltre ogni ragionevole dubbio". "Altro discorso potrebbe essere quello sui numeri: come sempre, anche in questo drammatico caso, c'è chi li amplifica e chi tende a ridurli, ma ribadisco, nessun dubbio sulle foibe e sui tanti infoibati innocenti italiani. E pochi si ricordano anche degli italiani rinchiusi nei campi di concentramento in Jugoslavia, molti dei quali morirono di stenti ", ricorda la presidente dell'Anpi di Padova.

Di più, la presidente dell'Anpi di Padova ricorda che "Sul tema delle foibe e dell'esodo degli italiani l'Anpi nazionale ha organizzato un convegno nazionale a Milano tre anni fa: a testimonianza che non vogliamo assolutamente disconoscere questa tragedia, e la posizione ufficiale è proprio questa: le foibe ci sono state. Poi, si può discutere sul termine di "pulizia etnica' oppure di 'nazionalizzazione', ma poco importa, quel che conta è che gli italiani sono stati costretti ad andarsene dalle terre che avevano abitato per secoli". "Purtroppo, come in altre situazioni questa vicenda si presta a strumentalizzazioni da una parte e dall'altra", sottolinea ancora Floriana Rizzetto.

Infine, sul film 'Red Land', che racconta l'uccisione della studentessa Norma Cossetto da parte dei partigiani slavi, e che verrà trasmesso l'8 febbraio su Rai Tre in prima serata, la presidente dell'Anpi di Padova spiega: "è stato trasmesso in anteprima al cinema qui a Padova, ma non sono riuscita a vederlo. Quando verrà trasmesso in tv lo vedrò senz'altro, ma ho qualche perplessità, perchè ha come sceneggiatore Antonello Belluco il regista del film 'Il segreto di Italia' sulla strage di Codevigo, nel padovano, e che conteneva molte imprecisioni, non era obiettivo, oltre che decontestualizzato, e non raccontava chiaramente che alcuni di quelli uccisi dai partigiani erano fascisti coinvolti in crimini efferati".

"Quindi, ho alcune perplessità anche su 'Red Land', ma prima di giudicare bisogna vederlo. Certo, nessuno vuole assolutamente negare la tragedia delle torture subite dalla giovane studentessa, poi uccisa, e riconosciute dallo stesso rettore di allora dell'Università di Padova, Concetto Marchesi", conclude.

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