Il ministro della Giustizia all'inaugurazione dell’anno giudiziario a Milano: "Mai detto che è un modo per ridurre i tempi". Procuratore generale Milano: "Riforma viola Costituzione"
"Non avevo previsto un riferimento alla riforma penale però le numerose sollecitazioni mi impongono di fare delle precisazioni: in quel progetto ci sono delle divergenze che hanno trovato il nodo principale sulla prescrizione; divergenze che io rispetto, sono aperto al contraddittorio con tutti gli addetti al lavoro". Lo afferma il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Milano.
"Che ci siano divergenze è fisiologico, la più grande divergenza è con gli avvocati penalisti, io li rispetto, che sono gli unici che non hanno cambiato idea" aggiunge il ministro, sottolineando che "non ho mai detto che la prescrizione è un modo per ridurre i tempi" del processo e si dice dispiaciuto di essere 'etichettato' come "manettaro".
"Sono il primo ministro della Giustizia, e sottolineo il primo, che ha stabilito un controllo strutturale dell'ispettorato del ministero su tutti i casi di ingiusta detenzione, controllo che prima veniva fatto solo sulle scarcerazioni tardive".