di Ilaria Floris
Un prezioso mosaico risalente al II secolo d.c. e una lettera di San Giovanni Bosco appartenente alla famiglia Boncompagni Ludovisi. Due preziosi reperti che costituiscono il 'bottino' recuperato negli Stati Uniti grazie a un'intensa attività collaborativa di intelligence dell'Fbi e delle forze dell'ordine italiane. I due reperti sono riconsegnati stamane al nostro paese dall'ambasciatore Lewis Eisenberg nel corso di una cerimonia ufficiale presso la sede dell'ambasciata americana a Roma.
Il mosaico policromo, raffigurante il volto di un satiro e proveniente dalla Sicilia, fu esportato durante la seconda guerra mondiale ed è stato recuperato, grazie a una soffiata, presso l'abitazione di un collezionista privato nello stato dell'Indiana. Le investigazioni, iniziate nel 2013, sono giunte ad una svolta nell'aprile del 2014, mese in cui l'opera è entrata in possesso dell'Fbi.
La lettera di San Giovanni Bosco alla Duchessa Agnese Boncompagni Ludovisi, datata 30 luglio 1867 , consistente in 3 pagine , si trovava in un appartamento a Los Angeles ed era stata acquistata su una piattaforma e-commerce, da un cittadino statunitense residente a New York: proprio grazie a questo, è stato possibile rintracciarla.
"Il nostro personale, che quotidianamente svolge attività di verifica delle vendite anche on line - ha spiegato Fabrizio Parrulli, comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale - ha riscontrato un documento attribuibile a San Giovanni Bosco e grazie a questa attività e al nostro database, nel quale sono inseriti i dati di più di 1 milione 200mila opere da ricercare, abbiamo individuato il reperto".