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Giulia Cecchettin, giudici Germania: sì a estradizione Turetta

Il giovane arrestato sarà presto in Italia, verrà scortato su volo di rientro

Gigantografia di Giulia Cecchettin sulla facciata del Municipio di Vigonovo (Fotogramma)
Gigantografia di Giulia Cecchettin sulla facciata del Municipio di Vigonovo (Fotogramma)
22 novembre 2023 | 09.03
LETTURA: 2 minuti

I giudici tedeschi hanno dato il via libera alla consegna alle autorità italiane di Filippo Turetta, arrestato su mandato di arresto europeo per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin.

Con il rapido sì della giustizia tedesca alla consegna all’Italia di Turetta, la macchina pubblica per riportarlo in Italia accelera: da quanto si apprende, il ministero della Giustizia chiederà a stretto giro a quello dell’Interno di mettere a disposizione del personale per “scortarlo in Italia” con un volo di linea.

"Il tribunale tedesco ha disposto l'estradizione di Filippo Turetta. Ringrazio la giustizia tedesca per i tempi rapidi con i quali ha operato, la nostra Ambasciata e le forze dell'ordine che stanno lavorando ininterrottamente per questo obiettivo", ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Perizia psichiatrica

“Una perizia psichiatrica può essere utile per verificare cosa sia successo. E' molto presto per pensarci, però è ovvio che se ce ne sarà bisogno la faremo. È un aspetto che va indagato perché nessuno finora aveva avuto alcun sospetto su Filippo, descritto come un giovane dedito allo studio e allo sport, un ragazzo d'oro che aiutava gli altri", ha affermato Emanuele Compagno, legale di Turetta.

Fiori e biglietti dove è morta Giulia

Rose bianche, una stella di Natale, i fiori del Comune di Fossò e alcuni biglietti sono stati lasciati - da amici e semplici concittadini - sul marciapiede nella zona industriale del comune veneziano per ricordare Giulia Cecchettin nel luogo in cui ha inutilmente tentato di scappare dall’ex fidanzato. “Sii il sole che scalda, sii il vento che soffia, l’acqua che scorre, la terra che dà vita. Sii qualunque cosa tu voglia essere, sei libera ora. Ciao Giulia, tu sei tutte noi” è la frase scritta su un cartoncino lasciato da Marta, a un passo da dove la studentessa 22enne, spinta alle spalle, ha battuto la testa sull’asfalto ed è rimasta immobile. Un racconto di un omicidio ripreso dalle telecamere di una delle tante ditte che si diramano in queste strade parallele tutte uguali. Un delitto su cui si attende la versione del giovane.

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