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Caso giudice Apostolico, ministero Giustizia avvia accertamento preliminare

La misura dopo che il giudice del Tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di migranti sbarcati a Lampedusa. Nordio: "Nessuna azione disciplinare"

Sede del ministero della Giustizia - (Foto Adnkronos)
Sede del ministero della Giustizia - (Foto Adnkronos)
12 ottobre 2023 | 12.25
LETTURA: 3 minuti

Il ministero della Giustizia, come apprende l'Adnkronos, ha avviato l'accertamento preliminare nei confronti del magistrato Iolanda Apostolico, il giudice del Tribunale di Catania che non ha convalidato il trattenimento nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo di migranti tunisini sbarcati a Lampedusa. Lo ha disposto il ministro Carlo Nordio attraverso l'Ufficio ispettivo.

''A seguito di 4 interrogazioni parlamentari, essendo doveroso rispondere, ho dato mandato alle articolazioni competenti del Ministero di acquisire articoli di stampa e pubblicazioni sui social media relativi alla giudice di Catania, Iolanda Apostolico. Non si tratta di un accertamento ispettivo né tanto meno dell’avvio di un’azione disciplinare”, ha spiegato il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Proprio ieri il giudice Apostolico non ha convalidato il trattenimento di altri quattro tunisini, sbarcati in Sicilia, nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo disposti dal questore di Ragusa. È il secondo provvedimento del magistrato al centro delle polemiche dopo la pubblicazione di un video in cui era stata filmata, ad agosto 2018, durante una protesta contro la decisione dell'allora ministro dell'interno Salvini di non far sbarcare in porto 150 profughi. Nel frattempo, i primi quattro migranti liberati con il provvedimento del giudice Apostolico si sono visti rigettare la richiesta d’asilo. E adesso sarebbero irreperibili. Domenica scorsa un altro giudice di Catania, Rosario Cupri, non aveva convalidato sei trattenimenti.

La questione del video

Intanto, dopo il polverone sollevato dalla divulgazione delle immagini fatta sui social nei giorni scorsi dal vicepremier Matteo Salvini e la richiesta delle opposizioni di riferire sulla provenienza del filmato, il Viminale ha chiarito che il video della giudice Iolanda Apostolico alla manifestazione non proviene dal materiale girato dalle forze dell'ordine durante il servizio di ordine pubblico.

"In riferimento alla recente pubblicazione su alcuni social network di un video riguardante alcune fasi la manifestazione del 25 ottobre 2018 nel porto di Catania, in cui tra gli altri viene inquadrata la magistrata Iolanda Apostolico - ha affermato il sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, rispondendo a un'interrogazione in Commissione Affari Costituzionali - gli approfondimenti effettuati hanno escluso che il suddetto materiale sia stato estrapolato dalla documentazione relativa ai servizi di ordine pubblico disposti in occasione della manifestazione in argomento''.

Ma la risposta del Viminale non basta a Alleanza Verdi e Sinistra. "Aspettavano spiegazioni dal ministro Piantedosi, invece prosegue il silenzio del Viminale sull’origine del video che ritrae la magistrata Iolanda Apostolico a una legittima manifestazione per i diritti umani. Abbiamo appreso dal sottosegretario Molteni che sono in corso accertamenti sul militare dell’arma che inizialmente si sarebbe assunto la responsabilità del video, poi negando. Resta una vicenda gravissima - afferma il capogruppo di Avs in commissione Affari costituzionali della Camera, Filiberto Zaratti - quella di un video che finisce nelle mani di un ministro il quale ne fa un uso minaccioso nei confronti della magistrata. Prendiamo atto che il video non è stato prodotto da funzionari della polizia di Stato di Catania, tuttavia restano tutti i dubbi, anzi forse si ingigantiscono. Non ci è stata data alcuna risposta alla domanda su come e da chi il ministro Salvini ha avuto il video. Se il video non esiste, come dice il sottosegretario Molteni, come è arrivato nelle mani di Salvini? Aspettiamo perciò di sapere come intenda spiegare tutto ciò il ministro Piantedosi".

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