Tajani: "Non sono gravi, uno sarà dimesso nelle prossime ore". Ieri sera l'attacco terroristico e la morte di Alessandro Parini. Le "congratulazioni" della Jihad islamica, il plauso di Hamas
Restano per ora ricoverate in ospedale tre delle persone rimaste ferite nell'attacco terroristico di ieri sera sul lungomare di Tel Aviv, in Israele, dove ha perso la vita l'italiano Alessandro Parini, 35enne avvocato romano. Lo ha riferito questa mattina l'ospedale Ichilov, come riporta il sito di Maariv, sottolineando che le loro condizioni non sono giudicate gravi. ''Sarà dimesso nelle prossime ore uno dei feriti italiani'' nell'attentato mentre ''l'altro avrà bisogno ancora di qualche giorno di cure'', ha quindi sottolineato stamane il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Sky Tg24. Nell'attacco sono due gli italiani rimasti feriti "in maniera non grave'' e vengono ''assistiti da nostri diplomatici e funzionari dell'ambasciata a Tel Aviv. L'unità di crisi della Farnesina è disponibile a dare tutte le informazioni, giorno e notte rispondiamo agli italiani che sono preoccupati'', ha spiegato il ministro, aggiungendo che la salma di Parrini "sarà rimpatriata nei prossimi giorni".
''La vittima è questo giovane professionista romano (Alessandro Parini, ndr). Ho parlato ieri sera a lungo con il padre: la famiglia era profondamente colpita perché era appena arrivato a Tel Aviv per una vacanza con gli amici'', le parole di Tajani intervenuto in diretta questa mattina anche nel Gr1 delle 8 su Radio 1 Rai. ''Alla famiglia - ha aggiunto il ministro - abbiamo dimostrato la vicinanza del Governo, che segue con grande attenzione quello che sta accadendo''. Quanto agli altri due italiani rimasti feriti nell’attentato: ''Non sono stati feriti in modo grave e sono assistiti dalla nostra ambasciata di Tel Aviv. Uno probabilmente verrà dimesso nel giro di poche ore. Facevano parte di un altro gruppo rispetto a quello della vittima. Io non ho parlato direttamente con loro perché sono ancora ricoverati'', ha spiegato il titolare della Farnesina. ''Sono cittadini italiani, vittime di un attentato terroristico che Hamas ha esaltato'', ha ricordato Tajani.
CHI ERA ALESSANDRO PARINI - Parini era arrivato ieri nella città israeliana con degli amici per turismo. Nato a Roma nel 1987, il 35enne si era laureato con il massimo dei voti presso l'Università Luiss 'Guido Carli' nel 2011. Sin dalla pratica legale aveva cominciato a collaborare con lo studio legale internazionale Clifford Chance. Nel 2019 aveva conseguito il titolo di dottore di ricerca in diritto pubblico presso l’Università di Roma 'Tor Vergata'. Era attivo sia nel contenzioso che nell’assistenza stragiudiziale, si occupava di diritto amministrativo e regolatorio, in particolare di diritto dei contratti pubblici, della concorrenza e delle comunicazioni elettroniche.
Abilitato all’esercizio della professione forense dal 2014. È autore di contributi in materia di diritto amministrativo. È socio dell’Associazione Giovani Amministrativisti. Dal 2022, dopo aver superato il relativo esame, è iscritto nell’Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione e alle altre Giurisdizioni Superiori.
ITALIANI FERITI - Si chiama Roberto Niccolai uno dei due italiani rimasti feriti ieri sera sul lungomare di Tel Aviv, riferiscono fonti diplomatiche. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha precisato che Parini e i turisti italiani rimasti feriti facevano parte di due gruppi diversi.
IL SOSPETTO - Yousef Abu Jaber, il 44enne arabo-israeliano di Kafr Qasem ritenuto il principale sospettato per l'attacco di ieri sera, non era affiliato ad alcun gruppo terroristico, ma era stato arrestato per rissa nel 2017. Lo scrive il sito di Haaretz, precisando che nella notte la polizia e lo Shin Bet hanno perquisito la casa di Abu Jaber e interrogato alcuni suoi familiari. Diversi di loro sono poi stati portati in caserma per un interrogatorio più approfondito.
FARNESINA - "Venerdì 7 aprile si è verificato un attentato sul lungo mare di Tel Aviv. Si invitano tutti i connazionali a restare informati, mantenere vigile attenzione e a seguire eventuali indicazioni delle Autorità locali". E' quanto si legge sul portale della Farnesina 'Viaggiare Sicuri' in merito alla situazione in Israele all'indomani dell'attentato.
ISRAELE: "TERRORISMO NEMICO DI TUTTI NOI" - ''A nome del Governo di Israele e del popolo d'Israele, invio le nostre condoglianze alla famiglia e agli amici di Alessandro Parini, il cittadino italiano assassinato nell'attentato di ieri a Tel Aviv, così come al Governo e a tutto il popolo italiano'', ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen. ''Il terrorismo omicida è nemico di tutti noi. Auguro a tutti i feriti una pronta guarigione'', ha aggiunto.
LAPID: "ONDATA DI TERRORE CONTINUA" - ''L'ondata di terrore continua. L'italiano Alessandro Parini è stato ucciso e otto turisti dall'Italia e dal Regno Unito sono rimasti feriti. Mando le mie condoglianze al popolo italiano e auguro una pronte guarigione ai feriti, ai turisti che sono venuti a vedere il bellissimo Israele e sono stati colpiti da un abominevole terrorismo'', le parole del leader dell'opposizione israeliana ed ex primo ministro Yair Lapid, affermando che ''la vigilanza e la rapida azione degli agenti di polizia di Tel Aviv hanno impedito che continuasse la follia omicida".
LE "CONGRATULAZIONI" DELLA JIHAD ISLAMICA, IL PLAUSO DI HAMAS - ''Ci congratuliamo con l'operazione di Tel Aviv e affermiamo che si tratta di una risposta legittima ai crimini e agli attacchi dell'occupazione sionista al nostro popolo e ai nostri luoghi santi''. Così la Jihad Islamica a proposito dell'attentato di ieri sera.
''Le operazioni per rispondere ai crimini dell'occupazione ad Al-Aqsa si stanno intensificando e non si fermeranno", ha affermato un portavoce di Hamas, citato dai media arabi. "L'operazione di Tel Aviv dimostra la capacità della resistenza e dei suoi giovani di colpire l'occupazione", ha aggiunto il portavoce di Hamas, senza rivendicare l'attacco.
LA CONDANNA DEGLI USA - ''Gli Stati Uniti stanno dalla parte del governo e del popolo do Israele'', ha detto Vedant Patel, portavoce del Dipartimento di Stato americano, condannando l'attacco. ''Prendere di mira civili innocenti di qualsiasi nazionalità è inconcepibile'', ha detto Patel.