Sangiuliano: "Paghino le spese dei loro attacchi a monumenti e siti artistici"
Chi imbratta o rovina un monumento un'opera d'arte o un edificio storico paga. Per la precisione, da 10.000 a 60.000 euro. Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge recante "Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici". Il provvedimento arriva dopo le ultime iniziative di attivisti, in particolare quelli di Ultima Generazione, con azioni a Firenze e a Roma: nel mirino Palazzo Vecchio e la Barcaccia, la fontana di Piazza di Spagna.
"Gli attacchi ai monumenti e ai siti artistici producono danni economici alla collettività. Per ripulire occorrono l'intervento di personale altamente specializzato e l'utilizzo di macchinari molto costosi. Chi compie questi atti deve assumersi la responsabilità anche patrimoniale", afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a margine del Consiglio dei ministri che ha approvato il disegno di legge da lui proposto dal titolo 'Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici'.
"Secondo i dati che mi sono stati forniti dalla Soprintendenza Speciale di Roma - riferisce il titolare del Mic - il ripristino della facciata del Senato è costato 40.000 euro. Ebbene, chi danneggia deve pagare in prima persona. A seconda della gravità della fattispecie, si va da un minimo di 10.000 ad un massimo di 60.000 euro. Tali somme si aggiungono a quelle cui verranno eventualmente condannati a pagare i trasgressori in sede penale o civile. Si tratta, infatti, di sanzioni amministrative immediatamente irrogabili dal prefetto del luogo dove il fatto è commesso, sulla base delle denunce dei pubblici ufficiali", ricorda il ministro Sangiuliano.