Forza Italia non molla la presa sulla vicepresidenza della Camera, derby con la Lega ma il Pd è pronto
Oltre al sottogoverno si gioca un'altra partita strettamente legata al completamento della squadra di Draghi, quella della vicepresidenza della Camera. I tempi sono molto stretti: l'Aula di Montecitorio voterà mercoledì il successore di Mara Carfagna. Forza Italia non intende mollare la presa e rivendica la poltrona occupata fino a qualche giorno fa dalla sua neo ministra del Sud. Tra i favoriti alla corsa ci sono due donne, Stefania Prestigiacomo e Annagrazia Calabria, il vicecapogruppo Simone Baldelli e il responsabile Sanità del partito, Andrea Mandelli, dato in corsa pure come capogruppo alla Camera, al posto di Maria Stella Gelmini diventata ministra degli Affari regionali.
Silvio Berlusconi, raccontano, ancora non avrebbe sciolto la riserva su chi candidare. Nel partito di discute se meglio puntare su chi ha già ricoperto questa carica come Baldelli (eletto nel 2013) o ha l'esperienza di ministro come Prestigiacomo oppure giocare la carta del volto nuovo come la quota rosa Calabria e Mandelli. Il partito è agitato e tutto è possibile La vicepresidenza della Camera, però, fa gola anche agli altri partiti, Lega e Pd in testa, che nell'attuale ufficio di presidenza di Montecitorio non hanno né un 'vice', né un questore. Se Fi non dovesse spuntarla, la casella di 'vice Fico' potrebbe interessare al Carroccio e si fanno due nomi, quello di Lorenzo Fontana e di Barbara Saltamartini, che rientra tra le 'quote rose' indicate da Matteo Salvini.
Salvini, infatti, avrebbe pensato di mettere in campo un gruppo di donne: oltre a Saltamartini al posto di Carfagna, il leader della Lega avrebbe fatto come sottosegretario i nomi di Vania Gava, Lucia Borgonzoni e Pina Castiello. Il Pd non avanza pretese, ma non è escluso che alla fine i dem possano avere la meglio, 'complice' anche le tensioni interne agli azzurri.