Si continua a morire nel Mediterraneo. E si aggrava di ora in ora il bilancio dell'ultima tragedia del mare al largo delle coste tunisine: il ministero della Difesa ha fatto sapere che è salito a 35 il numero dei migranti morti, mentre un totale di 68 persone è stato salvato dopo che l'imbarcazione sulla quale si trovavano è affondata nella notte a poco meno di una decina di chilometri dalle Kerkennah Islands e ad una ventina dalle coste della città di Sfax.
Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa tunisina Tap, tra i migranti salvati ci sono due ivoriani, due camerunensi e due marocchini. A bordo del barcone, che è affondato dopo aver imbarcato acqua, si trovavano 180 persone.
Nel naufragio di un'altra imbarcazione con a bordo 15 migranti, al largo della costa della provincia turca di Antalya, nove persone sono morte, fra cui sei bambini: lo ha reso noto la Guardia costiera turca. Quattro persone, tre uomini e una donna, sono state tratte in salvo, una quinta da un peschereccio e una persona è dispersa. L'imbarcazione è naufragata alle 2.22 di mattina, al largo dell'isola di Kekova Geykova.