Preso di mira un convoglio di ambulanze che avrebbe dovuto trasportare feriti e malati verso il valico di Rafah. Israele: "Colpito un mezzo che trasportava terroristi di Hamas"
E' di almeno quindici morti il bilancio di un raid israeliano in cui è stato colpito l'ingresso dell'ospedale al-Shifa di Gaza City. Lo riporta l'emittente al-Jazeera, precisando che sarebbe stato preso di mira un convoglio di ambulanze che avrebbe dovuto trasportare feriti e malati verso il valico di Rafah. Fonti mediche, citate dall'emittente, parlano di un "massacro". Secondo l'esercito israeliano, l'ospedale al-Shifa, il più grande della Striscia, ospiterebbe il comando centrale di Hamas.
"Totalmente scioccato dalle notizie di attacchi alle ambulanze che evacuano i pazienti vicino all'ospedale Al-Shifa di Gaza". Attacchi che "hanno provocato morti, feriti e danni" dice il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus che su X rilancia il suo appello in difesa del sistema sanitario dell'area al centro dello scontro tra Israele e Hamas. "Ribadiamo - scrive - pazienti, operatori sanitari, strutture e ambulanze devono essere protetti in ogni momento. Sempre. Cessate il fuoco ora".
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari ha diffuso in un tweet una intercettazione telefonica tra due miliziani di Hamas nella quale si parla di un deposito di carburante sotto l'ospedale di Shifa nella Striscia di Gaza. ''Il funzionario dell'ospedale afferma che le riserve di carburante di Hamas, pari a oltre mezzo milione di litri, si trovano sotto l'ospedale Shifa'', spiega Hagari, dicendo che si tratta di una ''conferma che Hamas controlla le risorse energetiche e di carburante nella Striscia di Gaza e sceglie di destinarle al terrorismo''.
Le forze israeliane ammettono di aver colpito un'ambulanza nel nord della Striscia di Gaza, ma affermano che "era stata identificata come usata da una cellula terroristica di Hamas". Secondo un portavoce dell'esercito israeliano "diversi" combattenti di Hamas sono rimasti uccisi. "Abbiamo informazioni che dimostrano il metodo di Hamas per trasferire terroristi e armi a bordo di ambulanze" aggiunge il portavoce che poi ribadisce che ai civili è stato ordinato di evacuare la zone. "Ribadiamo che questa area è una zona di guerra - afferma - i civili in questa area sono stati ripetutamente esortati ad evacuare a sud per la loro sicurezza".
Gli ultimi attacchi di Israele nella Striscia di Gaza riflettono la "difficile situazione" di Tel Aviv sul terreno. A sostenerlo, secondo quanto riferisce 'Al Jazeera', è il responsabile dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in una dichiarazione in cui denuncia gli ultimi attacchi israeliani contro le ambulanze e le strutture mediche nella Striscia di Gaza. "Questi massacri - sottolinea - sono un riflesso della difficile situazione in cui si trova l'occupanti e le sue forze di terra mentre vengono combattute dai nostri combattenti della resistenza, che stanno difendendo la nostra terra e vendicando migliaia di martiri", sostiene Haniyeh. "La resistenza continuerà a difendere il nostro popolo con tutte le sue forze", aggiunge Haniyeh sottolineando di aver invitato il vicino Egitto ad aprire completamente il valico di frontiera di Rafah e ha invitato le persone nella regione e nel mondo a "continuare a esprimere la loro rabbia" in risposta a Israele e ai suoi alleati. Haniyeh ha anche esortato la comunità internazionale a sostenere le sue "responsabilità umanitarie, morali e politiche" e ad attuare le risoluzioni delle Nazioni Unite che chiedono la fine del "genocidio commesso contro il nostro popolo a Gaza".
L'offensiva di terra avviata da Israele da giorni prende di mira anche la rete sotterranea di tunnel che Hamas ha creato nel sottosuolo: centinaia di km di labirinti e reticoli. Secondo Israele, la 'città sotterranea' si estende anche sotto l'ospedale coinvolto nell'azione di oggi. "L'Idf dà priorità all'attacco contro i comandanti di Hamas. Attacchiamo quando abbiamo informazioni che indicano la posizione di un comandante di alto rango", ha detto e ripetuto nei giorni scorsi Jonathan Conricus, uno dei portavoce delle forze armate.
In altri raid di Israele su Gaza, l'esercito di Tev Aviv ha ucciso un altro importante leader di Hamas. Si tratta del comandante del battaglione Zabra Tel Elhua, Mostafa Delol. Lo riferiscono le Forze di difesa aerea israeliana in un tweet, condividendo il video dell'attacco aereo che ha portato all'eliminazione di un altro leader locale di Hamas. Si è tratta di una operazione ''di precisione sulla base di informazioni di intelligence'', precisa l'Idf.
Il battaglione Zabra Tel Elhua, precisa l'eserciro israeliano, ha avuto un ruolo centrale nei combattimenti in corso contro i soldati delle Idf nella Striscia di Gaza. Delol ha ricoperto diversi incarichi nel battaglione e nella Brigata di Gaza City dell'organizzazione terroristica Hamas, prosegue l'Idf.
Intanto altri quattro soldati israeliani hanno perso la vita nella Striscia di Gaza in scontri con i miliziani di Hamas: sale così a 23 il numero dei soldati israeliani morti nei combattimenti nell'enclave palestinese.
Almeno 7 palestinesi sono stati uccisi nella notte in Cisgiordania. Fonti mediche hanno riferito che quattro sono stati uccisi e 12 feriti in un raid notturno dell'esercito israeliano nel campo profughi di Jenin, durato circa nove ore. Nel campo profughi di al-Fawwar, a sud di Hebron, le forze israeliane hanno ucciso almeno due palestinesi e ne hanno feriti altri cinque. Nel campo profughi di Qalandiya vicino a Ramallah, le forze israeliane hanno ucciso un palestinese e ne hanno feriti molti altri. Le forze israeliane stanno attualmente facendo irruzione a Tulkarem, dove gli scontri continuano. Almeno 140 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania dal 7 ottobre.
Almeno 19 cittadini britannici, che figurano nella lista degli stranieri da evacuare da Gaza, sono impossibilitati a farlo. Lo riporta la Bbc, spiegando che le tre famiglie si trovano bloccate nella parte nord della Striscia e ritengono troppo pericoloso in questo momento spostarsi verso sud, dove si trova il valico di Rafah, l'unica via d'uscita dall'enclave palestinese. Oggi era prevista l'uscita dal valico che collega la Striscia con l'Egitto di quasi 100 britannici.
Israele ha annunciato di voler rimandare a Gaza tutti i lavoratori provenienti dalla Striscia, "tagliando in tal modo tutti i legami" con l'enclave. Lo ha dichiarato in un comunicato il gabinetto di sicurezza israeliano. Secondo il Cogat, il braccio del ministero della Difesa israeliano che supervisiona le attività civili nei territori palestinesi, all’inizio della guerra circa 18.500 abitanti di Gaza avevano un permesso di lavoro in Israele.
Israele istituirà un tribunale speciale per processare i centinaia di miliziani di Hamas che hanno sferrato l'attacco del 7 ottobre scorso uccidendo oltre 1.400 cittadini israeliani e rapendone almeno 247. Lo anticipa l'emittente televisiva Kan, sottolineando che le autorità israeliane non ritengono che il diritto penale regolare sia la strada corretta per processare coloro che hanno preso parte all'attacco.
Al momento, spiega Kan, si sta discutendo di come consegnare alla giustizia i circa duecento terroristi di Hamas catturati in Israele all'indomani dell'invasione. Al momento il ministero della Giustizia israeliano ha rifiutato di commentare, ma secondo indiscrezioni il tribunale dovrebbe essere dotato di poteri speciali per poter condurre uno storico caso giudiziario contro Hamas, ''per presentare al mondo gli obiettivi, le radici, i finanziatori e le attività del gruppo terroristico omicida''.