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Ius soli, Papa: "Riconoscere nazionalità alla nascita"

(Afp)
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21 agosto 2017 | 12.22
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"Nel rispetto del diritto universale a una nazionalità, questa va riconosciuta e opportunamente certificata a tutti i bambini e le bambine al momento della nascita". E' la sollecitazione di Papa Francesco, contenuta nel messaggio per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato 2018, che si celebrerà il prossimo 14 gennaio.

"La apolidia in cui talvolta vengono a trovarsi migranti e rifugiati può essere facilmente evitata attraverso 'una legislazione sulla cittadinanza conforme ai principi fondamentali del diritto internazionale'", scrive Francesco.

Bergoglio invita poi a favorire e accelerare il processo di integrazione "attraverso l’offerta di cittadinanza slegata da requisiti economici e linguistici e di percorsi di regolarizzazione straordinaria per migranti che possano vantare una lunga permanenza nel Paese".

"Non sono una idonea soluzione le espulsioni collettive e arbitrarie di migranti e rifugiati, soprattutto quando esse vengono eseguite verso Paesi che non possono garantire il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali" è il monito di Francesco. "Torno a sottolineare l’importanza di offrire a migranti e rifugiati una prima sistemazione adeguata e decorosa", rimarca Bergoglio.

"Le condizioni di migranti, richiedenti asilo e rifugiati, postulano che vengano loro garantiti la sicurezza personale e l’accesso ai servizi di base. In nome della dignità fondamentale di ogni persona - chiede il Pontefice - occorre sforzarsi di preferire soluzioni alternative alla detenzione per coloro che entrano nel territorio nazionale senza essere autorizzati".

Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato si articola su quattro verbi, accogliere, proteggere, promuovere e integrare, che sintetizzano la "comune risposta" alla sfida del fenomeno migratorio.

Sottolinea ancora Francesco: "Se opportunamente riconosciute e valorizzate, le capacità e le competenze dei migranti, richiedenti asilo e rifugiati, rappresentano una vera risorsa per le comunità che li accolgono".

Il Papa chiede di "favorire in ogni modo la cultura dell’incontro, moltiplicando le opportunità di scambio interculturale, documentando e diffondendo le buone pratiche di integrazione e sviluppando programmi tesi a preparare le comunità locali ai processi integrativi".

Quanto ai minori, "la Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo offre una base giuridica universale per la protezione dei minori migranti. Ad essi occorre evitare ogni forma di detenzione in ragione del loro status migratorio, mentre va assicurato l’accesso regolare all’istruzione primaria e secondaria. Parimenti è necessario garantire la permanenza regolare al compimento della maggiore età e la possibilità di continuare gli studi". Bergoglio promuove poi l'affidamento familiare: "Per i minori non accompagnati o separati dalla loro famiglia è importante prevedere programmi di custodia temporanea o affidamento".

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