Il direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani di Roma: "Italia molto avanti su anticorpi monoclonali"
Il vaccino anti-Covid di ReiThera "sarà pronto a giugno-luglio e renderà l'Italia autosufficiente". Lo ha spiegato Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Istituto Spallanzani di Roma, ospite del programma 'L'imprenditore e gli altri' in onda su Cusano Italia Tv .
Per il vaccino ReiThera, ha ricordato Vaia, "è da poco iniziata la fase 2, poi ci sarà la fase 3. Nella fase 1 questo vaccino non ha dato nessun effetto collaterale serio, nessuna reazione avversa. E soprattutto è stato immunogenico, ovvero l'organismo in cui è stato inoculato il vaccino ha prodotto sia anticorpi che linfociti T. E non ci sarebbe bisogno della seconda dose, ma questo dovrà essere confermato in fase 2 e fase 3. Immaginiamo che il Governo, come già annunciato, calerà una fiche sul nostro vaccino che, con una produzione di 100 milioni di dosi, renderà l'Italia autosufficiente".
Per quanto riguarda l'arrivo effettivo del vaccino "siamo a buon punto, è probabile che sarà pronto a giugno-luglio - ha confermato Vaia - se si verificheranno due condizioni: la prima è che lo Stato italiano ci dia il suo sostegno in termini di finanziamento e questo lo do per scontato, la seconda condizione è che anche gli Stati latino-americani ci diano la possibilità di sperimentare fase 2 e fase 3", ha precisato il medico che, in merito alle terapie, sottolinea come "in Italia siamo molto avanti rispetto agli anticorpi monoclonali: siamo in una fase sperimentale, adesso però Aifa sta per esprimersi. Appena Aifa si esprimerà noi utilizzeremo questi anticorpi monoclonali".
Sulle vaccinazioni, "a parte i no-vax cioè le persone che per partito preso non sono d'accordo, io credo che vadano date giuste motivazioni a coloro che in buona fede fanno delle osservazioni", osserva ancora Vaia. "Qualcuno si può chiedere: se ci sono voluti 5-10 anni per fare alcuni vaccini, come mai in appena un anno voi dite che questo vaccino è sicuro?", ha osservato Vaia offrendo la risposta a questo dubbio: "Non si è saltata alcuna fase riguardo alla sicurezza e all'efficacia - ha assicurato - E' stato possibile accelerare così tanto i tempi perché sono state messe in campo ingenti risorse economiche e umane. Se ci voleva un anno per somministrare a 500 persone una dose di candidato vaccino, qui si sono somministrate a migliaia di persone, perché si è creata nel mondo una pressione forte, un'attesa spasmodica rispetto all'esigenza vaccino" anti-Covid. "La scienza ha determinato una certezza e noi dobbiamo credere alla scienza. Questi vaccini sono sicuri ed efficaci", ha garantito il medico.