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Ucraina, Kirill a Zuppi: "Chiese possono lavorare insieme per la pace"

Cremlino: "Non ancora raggiunti accordi specifici con cardinale"

(Afp)
(Afp)
29 giugno 2023 | 10.40
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"Le chiese possono lavorare insieme per servire la causa della pace e della giustizia". Lo ha dichiarato il patriarca ortodosso Kirilll durante l'incontro a Mosca con l'inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, secondo quanto riportano le agenzie statali russe.

"Eminenza, sono molto contento che sia arrivato a Mosca accompagnato da fratelli che conosco bene", ha detto Kirill all'inizio del colloquio, evidenziando l'importanza che "tutte le forze del mondo si uniscano per prevenire un grande conflitto armato".

Zuppi dal canto suo ha invitato il patriarca Kirill a visitare Bologna e la parrocchia ortodossa che vi opera, riferisce l'agenzia di stampa Ria Novosti, secondo cui l'arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha dichiarato che "è un grande onore per noi avere una comunità a Bologna e speriamo che Vostra Santità possa un giorno visitarla. Siamo lieti di avere a Bologna il suo vescovo Ambrozie, rispettato e amato in tutta la nostra diocesi".

"Se oggi il Patriarca di Mosca Kirill ha aperto le porte a Zuppi, domani le aprirà più facilmente al Papa". Ne è convinto il fondatore di Russia Ecumenica, don Sergio Mercanzin, che all’Adnkronos parla di un bilancio “molto positivo” dopo l’incontro di oggi dell’inviato del Papa con il Patriarca di Mosca.

"A questo punto - osserva il ‘padre’ di Russia Ecumenica - quello di oggi potrebbe davvero essere l’ Incontro preliminare a quello tra il Patriarca e il Papa. E secondo me a questo punto potrebbe avvenire a Mosca”. Sarebbe la prima volta di un Papa. “Un posto neutro, di nuovo, come avvenne all’aeroporto dell’Avana mi pare di no. I tempi stringono. Non c’è più tempo da perdere, per cui ‘giocare’ ancora in un luogo neutro, come se si dovessero ancora studiare. Una cosa che con questa drammaticità non sta più in piedi”. Certo, osserva il sacerdote, grande esperto di Russia, “il Papa dovrà andare a Mosca e poi a Kiev o viceversa. Non farà l’uno senza l’altro, come ha sempre detto”.

Secondo quanto ha riferito Ria Novosti del colloquio, Kirill e Zuppi concordano nel dire che le Chiese devono servire la pace: “E’ positivo quello che trapela dall’incontro. Dietro le frasi di circostanza, - annota don Mercanzin- c’è anche qualcosa di solido. Poi comunque essersi visti, incontrati , il Patriarca che dice a Zuppi ‘vieni a casa mia’ non è cosa da poco: i fatti sono più importanti delle parole. Ne traggo un bilancio molto positivo. E se oggi si sono aperte le porte a Zuppi, domani si apriranno più facilmente al Papa. Zuppi, circostanza non secondaria, andava mandato dal Papa. Andava come autorità massima”.

Cremlino: "Non ancora raggiunti accordi specifici con cardinale"

Non sono stati raggiunti accordi specifici, dopo l'incontro tra l'assistente presidenziale russo Yuri Ushakov e l'inviato speciale del Papa per l'Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi. Lo ha detto Dmitry Peskov, portavoce del capo dello Stato russo. "Non ci sono decisioni o accordi specifici. Se necessario, il dialogo continuerà" dice Peskov ai giornalisti. L'incontro tra Ushakov e Zuppi è avvenuto ieri a Mosca.

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