Obiettivo dell'Occidente: ottenere il sostegno dei Paesi ancora neutrali rispetto alla crisi
Potrebbero prendere il via ufficialmente a luglio i negoziati per mettere fine alla crisi in Ucraina. Lo sostiene il primo canale televisivo pubblico tedesco 'Ard' che cita proprie fonti e fa riferimento a un incontro internazionale sull'Ucraina che si è svolto "in condizioni di massima segretezza" sabato a Copenaghen. All'incontro, che si è tenuto su richiesta di Kiev, avrebbero partecipato diplomatici dei Paesi occidentali, oltre a rappresentanti di Brasile, India, Cina e Sudafrica. L'obiettivo dell'Occidente, ha sottolineato Ard, era quello di ottenere il sostegno dei Paesi Brics ancora neutrali rispetto alla crisi ucraina. Le nazioni del blocco Brics sono Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.
L'esercito di Kiev ha detto di aver liberato 130 chilometri quadrati di territorio che era stato occupato dalle forze armate russe nel sud dell'Ucraina da quando, circa tre settimane fa, è iniziata la controffensiva. La viceministra della Difesa ucraina Hanna Maliar ha spiegato via Telegram che solo la scorsa settimana sono stati riconquistati altri 17 chilometri quadrati della regione di Zaporizhzhia occupata dai russi. Intanto le forze ucraine hanno annunciato di aver ripreso il controllo del villaggio di Rivnopil, nell'oblast di Donetsk, ha reso noto la viceministra.
Le forze armate ucraine hanno invece riportato successi minori nell'est. Secondo Maliar, l'esercito è avanzato di uno-due chilometri in diverse direzioni nell'Ucraina meridionale la settimana scorsa nonostante la resistenza dei russi. L'esercito di Kiev ha anche respinto contrattacchi russi in diversi punti del fronte, comprese zone vicino a Bakhmut, Lyman e Avdiivka dove in questo momento i combattimenti sono particolarmente cruenti. Negli ultimi sette giorni, ha detto Maliar, in queste zone ci sono stati oltre 250 scontri.
Secondo l'aggiornamento quotidiano di intelligence diffuso via Twitter dal ministero della Difesa di Londra, la controffensiva delle forze di Kiev intorno alla città di Bakhmut prende "slancio" e si sono registrati "progressi".
"Nel quadro della sua più ampia controffensiva, l'Ucraina ha acquisito slancio nei suoi assalti intorno a Bakhmut, nella regione di Donetsk - si legge - In un'operazione condotta da varie brigate, le forze ucraine hanno fatto progressi sia sul lato nord che su quello meridionale della città". Secondo la valutazione, "ci sono poche prove che la Russia mantenga un numero significativo di riserve operative di forze di terra che possano essere impiegate per i rinforzi di fronte alle molteplici minacce in settori molto lontani, da Bakhmut alla sponda orientale del fiume Dnipro, a oltre 200 chilometri di distanza".