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Ucraina sotto attacco, Zelensky: "Missili russi in spazio aereo Romania e Moldova"

Bucarest nega, Moldova convoca l'ambasciatore di Mosca

(Afp)
(Afp)
10 febbraio 2023 | 09.23
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L'attacco russo di questa mattina contro l'Ucraina, con due missili che hanno sorvolato lo spazio aereo di Moldova e Romania, rappresenta "una sfida alla Nato, alla sicurezza collettiva, questo è un terrore che possiamo e dobbiamo fermare, che il mondo devo fermare". Lo ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio video, accusando "il nemico " di aver lanciato "almeno 70 missili, di cui almeno 60 sono stati abbattuti".

E "alcuni missili russi hanno sorvolato lo spazio aereo di Moldova e Romania", ha affermato Zelensky, sottolineando come si tratti di "un'altra prova che il terrore non conosce e non conoscerà mai confini, un'altra prova che proteggere l'Ucraina vuol dire proteggere l'Europa e il mondo".

Questa mattina era stato il generale Valerii Zaluzhny, comandante in capo delle Forze armate di Kiev, a comunicare che "oggi, 10 febbraio, alle 10.18 ora locale, due missili da crociera Kalibr hanno superato il confine dell'Ucraina con la Moldova. Alle 10.33 questi missili hanno superato lo spazio aereo della Romania. Dopo di questo i missili sono entrati di nuovo nello spazio aereo ucraino al confine tra i tre Paesi".

Il ministero degli Esteri moldavo ha convocato l'ambasciatore di Mosca a Chisinau per protestare. Mentre secondo il ministero della Difesa romeno i due missili russi non sono entrati nello spazio aereo della Romania. Il ministero ha spiegato che il sistema di sorveglianza aerea di Bucarest ha permesso di vedere ''probabilmente un missile da crociera lanciato da una nave della Federazione russa vicino alla Penisola di Crimea''. Nella nota si legge che il missile ''si è alzato nello spazio aereo dell'Ucraina, della Repubblica di Moldova ed è rientrato nello spazio aereo ucraino senza intersecare, in nessun momento, lo spazio aereo della Romania''. Nel dettaglio, "il punto più vicino allo spazio aereo romeno è stato registrato dai sistemi radar a circa 35 chilometri a nord-est del confine" precisa la nota.

Missili sono stati lanciati dalla Russia su Kiev. Il sindaco Vitali Klitschko ha dichiarato su Telegram che l'attacco ha causato ''danni alle reti elettriche''. Fortunatamente, ha proseguito, ''non ci sono vittime. Gli operatori energetici stanno lavorando per ripristinare le reti''.

L'ondata di attacchi missilistici ha preso di mira in particolare Zaporizhzhia: sulla città dove si trova la centrale nucleare sono caduti almeno 17 missili in un'ora, ha denunciato il sindaco Anatolii Kurtiev. Colpite in particolare le infrastrutture energetiche.

Massici raid russi questa mattina anche su Kharkiv. Secondo quanto riferito da fonti ucraine, contro la regione sono stati lanciati da Belgorod decine di missili S-300. Sette persone sono rimaste ferite, secondo il bilancio provvisorio fornito su Telegram dal governatore della regione ucraina, Oleh Synyehubov. Due dei feriti sono in gravi condizioni.

La difesa ucraina ha annunciato di aver abbattuto 61 dei 71 missili russi lanciati contro il Paese fra ieri sera e questa mattina. "Fra le 21:50 del 9 febbraio e le 12:00 del 10 febbraio", i russi hanno "lanciato 71 missili da crociera (43 Kh-101 e Kh-555 e 28 Kalibr), oltre a 35 missili S-300. Inoltre, il nemico ha usato sette droni d'attacco Shahed. Le forze armate dell'Ucraina e altre parti della difesa hanno distrutto 61 missili da crociera e cinque droni", ha riferito su Telegram il comandante delle forze di Kiev, generale Valerii Zaluzhnyi.

I missili da crociera, ha spiegato il generale, sono stati lanciati da bombardieri strategici Tu-95 provenienti dal mar Caspio, da Volgodonsk (oblast di Rostov, nel sud della Russia) e navi nel mar Nero. Gli S-300 sono stati sparati dall'oblast russo di Belgorod, al confine con l'Ucraina, e dai territori occupati nell'oblast ucraino di Zaporizhzhia.

"La Federazione Russa ha colpito le città dell'Ucraina tutta la notte e la mattina. L'intenzione della Federazione Russa è la stessa: distruzione di massa e uccisioni. Basta chiacchiere ed esitazioni politiche. Solo decisioni chiave rapide: missili a lungo raggio e aerei da combattimento. Altrimenti il genocidio non può essere fermato" ha dichiarato su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak.

FRANCIA - La Francia ''non esclude'' l'invio di aerei da combattimento in Ucraina, ma ''non corrispondono alle esigenze di oggi'' perché ci sono ''altre priorità'' da considerare, ovvero ''l'invio di armi più utili'' e ''più rapide''. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel corso di una conferenza stampa. Al termine di un Consiglio europeo straordinario, il capo dell'Eliseo ha sottolineato che ''in nessun modo'' gli aerei da combattimento potranno essere consegnati all'esercito ucraino ''nelle prossime settimane''.

LEADER UE - "Alla luce della situazione attuale, il Consiglio Europeo accoglie con favore la rapida fornitura di attrezzature militari all'Ucraina da parte degli Stati membri" riportano le conclusioni del summit, diffuse questa notte. L'Unione Europea, ricordano i 27, "ha approvato una settima tranche di 500 milioni di euro in sostegno militare all'Ucraina nell'ambito dello strumento europeo per la pace e ha lanciato una missione di assistenza per addestrare i primi 30mila soldati nel 2023. Questo porta il sostegno militare totale da parte dell'Unione Europea e dei suoi Stati membri a quasi 12 miliardi di euro".

007 GB - Nell'ultimo rapporto dell'intelligence britannica, si legge che i miliziani del gruppo Wagner stanno avanzando a nord di Bakhmut, nel Donbass, mentre a sud dell'Ucraina i militari russi hanno compiuto progressi a ovest della città di Vuhledar. Secondo il rapporto, ''le forze russe hanno ottenuto guadagni in due settori chiave''. Nel testo si legge che ''alla periferia settentrionale della città di Bakhmut, nel Donbass, le forze del gruppo Wagner si sono spinte due-tre km più a ovest, controllando la campagna vicino alla strada principale M-03 che conduce alla città. Le forze russe dominano sempre più le zone settentrionali a Bakhmut'', afferma il ministro della Difesa di Londra. ''A sud, le unità russe hanno compiuto progressi lungo il confine occidentale della città di Vuhledar, dove hanno rilanciato le operazioni offensive alla fine di gennaio'', aggiunge il rapporto.

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