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Israele accusa: "Fratellini Bibas uccisi a mani nude". Domani Hamas libera altri sei ostaggi

Consegnato anche il corpo di Shiri Bibas, la donna morta con i due figli Ariel e Kfir

La mamma dei due fratellini Bibas (Fotogramma/Ipa)
La mamma dei due fratellini Bibas (Fotogramma/Ipa)
21 febbraio 2025 | 15.54
LETTURA: 3 minuti

Ariel e Kfir Bibas "sono stati brutalmente assassinati" da Hamas. Israele lancia accuse dopo la restituzione dei corpi dei due bambini, ostaggi a Gaza dopo l'attacco del 7 ottobre 2023. Daniel Hagari, portavoce delle forze di difesa israeliane, ha affermato che "i terroristi non hanno sparato ai due ragazzi. Li hanno uccisi a mani nude". Hagari - citato dai media locali - ha aggiunto che Israele ha condiviso quanto scoperto con i suoi alleati in tutto il mondo.

In un messaggio trasmesso alla tv Hagari ha spiegato che i fratelli Bibas "sono stati uccisi brutalmente in prigionia a Gaza durante le prime settimane della guerra da terroristi omicidi".

"Contrariamente alle bugie di Hamas, non sono stati uccisi in un attacco aereo. Il neonato Kfir e Ariel di quattro anni sono stati assassinati a sangue freddo. I terroristi non li hanno assassinati sparandogli, li hanno assassinati con le loro mani. In seguito, hanno commesso atti terribili per cercare di coprire le atrocità", ha aggiunto.

Consegnato anche il corpo di Shiri Bibas

Le Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas, hanno consegnato nella serata del 21 febbraio alla Croce Rossa il corpo di Shiri Bibas. Lo ha riferito una fonte ad al-Jazeera. In una nota le Idf hanno annunciato che stanno esaminando la notizia data da al-Jazeera e di essere in contatto con la famiglia Bibas. La Croce Rossa ha ricevuto un corpo da Hamas, che ora verrà consegnato alle forze israeliane, ha riferito un funzionario israeliano citato dall'emittente Kan.

Gli esperti forensi israeliani ieri avevano reso noto che non era della donna il corpo restituito nella giornata di giovedì. I resti collocati nella bara con l'immagine del volto di Shiri appartenevano in realtà a una donna della Striscia di Gaza non identificata.

Hamas ha ammesso l'errore. ''Potrebbe esserci stato un errore, dovuto al bombardamento israeliano del luogo in cui la famiglia israeliana era presente insieme ai palestinesi'', si legge in una nota di Hamas.

In precedenza Hamas aveva spiegato che i resti di Shiri Bibas sarebbero stati ''mescolati con altri resti umani rivenuti tra le macerie, dopo che un attacco aereo israeliano ha colpito il luogo, dove era tenuta in ostaggio'' la donna israeliana insieme ai figli.

Il gruppo palestinese ha, poi, criticato ''il clamore creato in merito ai risultati del test del Dna" e ha ''ribadito il pieno impegno per rispettare tutti gli accordi e non abbiamo alcun interesse a trattenere alcun corpo".

Hamas ha annunciato quindi che sabato 22 febbraio rilascerà sei ostaggi. Si tratta di Tal Shoham, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed. In precedenza aveva già precisato che sono gli ultimi della lista di 33 ostaggi da rilasciare nella prima fase dell'accordo a essere ancora in vita.

Netanyahu: "La crudeltà di Hamas non conosce limiti"

"La crudeltà dei mostri di Hamas non conosce limiti" ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un videomessaggio. Nel filmato, Netanyahu dice che "non solo hanno rapito il padre, Yarden Bibas, la giovane madre, Shiri, e i loro due bambini piccoli. Ma in modo indescrivibilmente cinico non hanno restituito Shiri insieme ai suoi bambini piccoli, i piccoli angeli, e hanno messo il corpo di una donna di Gaza nella bara", ha detto riferendosi all'operazione del 20 febbraio.

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