Per spese fino a 2.500 euro, 'rimborso' max di 475 euro: è l'ipotesi alla quale lavora il Mef in filo diretto con Palazzo Chigi.
Un super bonus che arriverà alla Befana, una sorta di 'dono dell'Epifania' del governo giallorosso. E' questa l'ipotesi alla quale lavora il Mef in filo diretto con Palazzo Chigi. Si tratta del cosiddetto cash back, ovvero la restituzione di parte dell'Iva per chi usa carte e bancomat, evitando il ricorso al contante.
A quanto si apprende, l'Iva non verrà aumentata su alcun prodotto -esclusi dunque anche quelli di lusso, vedi il tartufo - ma si darà la possibilità al contribuente di cumulare le spese - fino a 2.500 euro - godendo di un superbonus del 19%; un 'tesoretto' che arriverà direttamente sul conto corrente nei primi giorni dell'anno nuovo. Tradotto in soldoni, si tratta di un massimo di 475 euro - vale a dire il 19% di 2.500 - di superbonus. Si lavora ancora ai numeri, al momento tuttavia l'ipotesi più accredita è di fissare l'asticella a 2.500 euro.
BONUS - Inoltre, il bonus sull'Iva al quale lavora il Mef va dal 2 al 4% e verrà applicata a tutti i prodotti, senza introdurre incrementi sull'imposta sul valore aggiunto, si apprende da fonti di governo.
BENI PRIMA NECESSITA' - E ancora: su pane, pasta, latte e più in generale beni di prima necessità, il premier starebbe lavorando in filo diretto col Mef soprattutto per 'sforbiciare' l'Iva a questo tipo di prodotti - portandola dal 4 all'1% - una mano tesa alle classi più disagiate. Per favorirle, a quanto si apprende da fonti di governo, si sta studiando anche l'ipotesi di fornire - ai meno abbienti - la possibilità di accedere al pagamento elettronico senza dover pagare le commissioni e i costi di mantenimento del conto corrente.
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