La misura è allo studio del governo e potrebbe debuttare già nella prossima legge di Bilancio. Il 'cashback', (letteralmente 'contanti indietro') consiste nel rimborso fiscale di una percentuale del pagamento effettuato per chi decide di saldare con la carta di credito o bancomat. Si tratta di un meccanismo utile a scoraggiare l'utilizzo di contanti e contrastare al tempo stesso l'evasione fiscale.
Negli ultimi giorni si è tornati a parlare di cashback in quanto si pensa di concederlo sia a negozianti che famiglie, iniziando eventualmente non su tutte le transazioni, bensì prima dai settori in cui è presente un alto tasso di evasione. Ma come funziona la misura?
COME FUNZIONA - Stando alle indiscrezioni rimbalzate nei giorni scorsi, chi salda con la carta di credito o il bancomat si ritroverebbe a pagare un totale di Iva uguale a quella di chi decide di pagare in contanti. Però, nell'estratto conto del mese successivo o nello stesso mese si vedrà restituire una parte dell'Iva versata. In pratica si tratterebbe di una sorta di sconto che avviene attraverso il rimborso del denaro.
IL CASHBACK ONLINE - Il cashback è una realtà già collaudata online che funziona così: dell'importo speso per acquistare un determinato prodotto ne viene successivamente restituita una percentuale sottoforma di buoni sconto o di accredito. Un sito di cashback guadagna una percentuale degli acquisti effettuati dai propri utenti su uno dei negozi convenzionati e riversa poi una parte del guadagno a chi ha effettivamente acquistato.