Così il direttore dell'Osservatorio Italian Welfare aprendo la prima edizione del 'Global Welfare Summit'
"E' veramente un grande onore essere qui con voi oggi, grazie per aver accolto il nostro invito. Abbiamo puntato sul concetto di welfare globale, perchè secondo noi è il concetto di benessere che è globale. E' globale perchè noi puntiamo al welfare con una globalità di strumenti. Quello che è l'obiettivo che ci siamo posti con questo evento e con il nostro osservatorio è di valorizzare e mettere a conoscenza del pubblico questi temi in modo che siano di confronto e di condivisione. Si devono fare passi avanti sulla consapevolezza dei lavoratori e dei cittadini, che spesso non sanno neanche di avere degli strumenti di welfare. Quindi, oltre a lavorare sull'aumento degli interventi di welfare, dobbiamo operare anche sul farli arrivare ai lavoratori". Lo ha detto Stefano Castrignanò, direttore dell'Osservatorio Italian Welfare, aprendo la prima edizione del 'Global Welfare Summit', il più importante evento sul welfare globale in Italia, in corso a Villa Miani a Roma.
"Oggi abbiamo lanciato -ha continuato- la prima edizione del Global Welfare Summit, qui a Villa Miani, e abbiamo coinvolto le aziende, le istituzioni, i grandi player di settore, fondi pensione e sanitari per discutere del welfare globale. Il welfare è diventato un tema ormai indispensabile per il benessere dei lavoratori e dei cittadini: i dati del nostro osservatorio hanno evidenziato che c'è una grande differenza tra le piccole e medie imprese e le grandi imprese, in particolare diciamo che le piccole imprese ancora solo nel 16% dei casi introducono delle misure aggiuntive rispetto a quelle contrattuali, mentre le grandi imprese si assestano sopra il 70%".
"Abbiamo lanciato delle proposte per il rilancio del benessere globale dei lavoratori, una riguarda la previdenza complementare e in particolare l'introduzione di coperture obbligatorie per i grandi rischi all'interno dei fondi pensione, la seconda misura riguarda la sanità integrativa che necessita di essere in qualche modo normata maggiormente, deve essere più inclusiva e dedicarsi anche a categorie di soggetti che oggi non ne possono usufruire e infine occorre favorire la diffusione delle misure di welfare alle piccole e medie imprese attraverso il ruolo del welfare contrattuale e quindi delle parti sociali", ha concluso Castrignanò.