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Italianway si conferma 1° operatore affitti brevi, in 2021 +140% turn-over

Nuovi trend del 2022: ville isolate in destinazioni secondarie e 35% del budget vacanza contro il 17% del 2021 destinato all’alloggio

Italianway si conferma 1° operatore affitti brevi, in 2021 +140% turn-over
07 febbraio 2022 | 14.24
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A due anni dall’inizio della pandemia, Italianway, la pmi innovativa prop-tech fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani specializzata nel turismo in appartamento, si conferma il primo operatore sul mercato italiano degli affitti brevi gestiti in maniera professionale, per numero di case contrattualizzate (circa 2.500), destinazioni coperte (oltre 280) e notti prenotabili complessivamente (650mila) attraverso il portale italianway.house (www.italianway.house). Case, ville, chalet, trulli, dammusi e residenze d’epoca selezionati con cura in tutta Italia che famiglie, globetrotters, nomadi digitali, holidayworkers e viaggiatori business possono affittare a partire da una notte fino a 18 mesi.

La qualità degli alloggi e la capillarità del network Italianway, che vanta 8.500 letti disponibili ed è composto da 130 tra franchisee e partner professionali che hanno scelto di essere supportati in tutte le fasi del business dal team di Italianway e di promuovere le case gestite sul portale italianway.house, hanno fatto registrare nel 2021 un totale di circa 29mila prenotazioni, 90mila ospiti e oltre 163mila notti vendute (+83% rispetto al 2020 quando le notti vendute erano state 89mila). Dalla sua nascita Italianway ha accolto 340mila ospiti, per un totale di circa 160mila prenotazioni.

Grande soddisfazione nell’azienda, che conta attualmente su un team di 75 persone e che sta per lanciare una grande campagna di recruiting, anche sul fronte del conto economico: Italianway ha chiuso il 2021 con un turn-over di circa 21milioni, +140% rispetto al 2020 in cui il giro d’affari si era fermato a 8,5 milioni (nel 2019, anno d’oro per l’azienda pre-pandemia con oltre 45mila viaggiatori di 164 Paesi, il turn-over registrato era stato di 15 milioni).

Dall’analisi delle prenotazioni e dei volumi di traffico della piattaforma proprietaria italianway.house, emerge che il 2022 sarà caratterizzato dalla corsa, già partita, a prenotare ville isolate full optional (esplicita la richiesta di almeno tre bagni padronali oltre al new normal imposto dal post pandemia e fatto di plus come piscina privata e barbecue negli spazi esterni ormai considerati imprescindibili).

“La nostra analisi - commenta l’ad Marco Celani - è che si tratti di un trend attraverso il quale i viaggiatori cercano di scongiurare le incognite e gli stop and go a cui la pandemia ci ha abituato creando una sorta di bolla nella villa in affitto condivisa con uno o due altri nuclei familiari o con coppie di amici. Anche a causa della pandemia le ricerche, soprattutto quelle dei viaggiatori stranieri che stanno tornando, in particolar modo dal Nord Europa ma anche dall’America, si sono fatte più sofisticate: si cercano più sicurezza, più comfort, possibilità di soggiorno in destinazioni fuori dai flussi turistici tradizionali e quindi meno affollate, case con spazi ampi per coniugare business e vacanza ed è per questo che l’offerta rappresentata dal network Italianway, che ha saputo diversificare offrendo soluzioni di tutte le tipologie di case e destinazioni, ci sta dando grandissime soddisfazioni”.

“La pandemia ha reso i viaggiatori più esigenti anche per quanto riguarda l’alloggio - aggiunge Celani - ed è per questo che la percentuale della spesa dedicata dal turista alla casa sale nel 2022 al 35% del budget vacanza rispetto al 17% degli anni scorsi”.

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