"Dovresti vergognarti", "Come ti permetti di insultare i padri dei bambini?" E ancora, "Quello che hai fatto è semplicemente disgustoso", "Dovresti chiedere scusa pubblicamente e ritirarti a fare un altro mestiere". Esplode la polemica in rete contro Angela Finocchiaro, colpevole secondo il popolo del web di aver insultato "tutti i padri italiani". Il motivo? Le parole pronunciate dall'attrice milanese durante uno sketch andato in onda mercoledì scorso su Rai 3 durante l'ultima puntata della trasmissione 'La Tv delle Ragazze'.
"Devo dirvi una cosa molto importante - aveva detto Finocchiaro apparentemente di fronte ad un gruppo di bambine - ricordatevi sempre che gli uomini sono dei pezzi di m...". E ad una bimba che le aveva chiesto se anche il papà lo fosse, la comica aveva rincarato la dose rispondendo: "Soprattutto il tuo papà". Parole che non sono passate inosservate sollevando l'indignazione generale. E a nulla è servita la precisazione della conduttrice tv Serena Dandini, che a fine puntata ha sottolineato il fatto che, in realtà, il filmato sia stato montato e che quindi le bambine non abbiano ascoltato davvero le frasi della Finocchiaro.
In pochi giorni la bacheca Facebook dell'attrice si è riempita di insulti e inviti, non proprio garbati, a chiedere scusa. "Si dovrebbe vergognare per quello che si è permessa di dire riguardo agli uomini, io non sono e non mi sento come mi ha definito lei ne tanto meno lo è mio padre, faccia un esame di coscienza e si scusi per quello che ha detto", sostiene un utente, sentitosi chiamato in causa, "quello che ha detto non rende migliore questo paese e non merita il sostegno economico degli italiani", osserva un altro, bollando l'intervento della Finocchiaro come "vergognoso, diseducativo, sessista e violento".
La vicenda è finita ben presto anche nel mirino della Lega. "Dire a un bambino che il suo papà - o la mamma - è un 'pezzo di m..' è vera e propria violenza psicologica sui minori", ha dichiarato il senatore leghista nonché vicepresidente della Commissione parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza Simone Pillon, sostenendo che "non è tollerabile che simili discorsi di odio, coperti dalla foglia di fico della presunta comicità, passino sulla Tv pubblica, col denaro pubblico sulla pelle dei bambini". "Ci aspettiamo scuse pubbliche e immediate da parte della signora Finocchiaro", ha aggiunto Pillon, annunciando anche che "chiederemo in ogni caso spiegazioni alla Rai, agli autori e alla diretta interessata su questa vergognosa vicenda".