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L'esercito libanese ha annunciato di essersi schierato durante la notte in diversi centri abitati del Libano meridionale. Israele avvia negoziati seconda fase accordo di cessate il fuoco a Gaza
L'esercito israeliano si è ritirato dal sud del Libano esclusi i 'cinque punti strategici' indicati ieri. A dichiararlo sono state fonti della sicurezza libanese, poche ore dopo la scadenza indicata per il ritiro nel quadro dell'accordo di cessate il fuoco con Hezbollah. "L'esercito israeliano si è ritirato da tutti i centri abitati sul confine fatta eccezione per cinque punti", hanno dichiarato le fonti all'Afp.
L'esercito libanese ha annunciato di essersi schierato durante la notte in diversi centri abitati del Libano meridionale a seguito del ritiro delle forze israeliane. In un comunicato, le forze armate libanesi affermano che le truppe sono entrate ad Aabbasiyyeh, Majidieh, Kafr Kila, Marjaayoun, Odaisseh, Markaba, Houla, Mays al-Jabal, Blida, Mahbib, Maroun al-Ras, Yaron, Bint Jbeil e in diverse altre località vicino al confine con Israele.
Il dispiegamento delle forze armate libanesi viene effettuato in coordinamento con il comitato guidato dagli Stati Uniti che supervisiona il cessate il fuoco con Israele e con l'Unifil. Le unità ingegneristiche - è stato inoltre annunciato - stanno effettuando rilievi, aprendo strade e rimuovendo gli ordigni inesplosi rimasti.
Anche il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha detto che le truppe israeliane rimarranno in cinque postazioni strategiche, sottolineando che le forze di difesa israeliane attueranno "con decisione" l'accordo di cessate il fuoco in Libano e agiranno contro qualsiasi minaccia di Hezbollah. "A partire da oggi, l'Idf rimarrà in una zona cuscinetto in Libano in cinque avamposti strategici e continuerà ad agire con forza e senza compromessi contro qualsiasi violazione da parte di Hezbollah", ha dichiarato Katz, citato dal Times of Israel.
Israele avvierà in settimana i negoziati sulla seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza, che comprenderà uno scambio di ostaggi israeliani con detenuti palestinesi. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, aggiungendo che Israele chiede una completa smilitarizzazione della Striscia.
"Ieri sera abbiamo tenuto una riunione del gabinetto di sicurezza. Abbiamo deciso di avviare i negoziati sulla seconda fase della tregua. Questa avrà luogo in settimana", ha detto Saar in una conferenza stampa a Gerusalemme.
Hamas ha rinviato la scelta di un nuovo capo per il suo ufficio politico. Lo scrive il giornale Asharq Al-Awsat che cita fonti del gruppo secondo cui non ci sarà alcuna decisione fin quando le condizioni "politiche e di sicurezza" non saranno ritenute tali da poter procedere con le "elezioni".
Dopo l'uccisione lo scorso luglio a Teheran di Ismail Haniyeh, allora capo dell'ufficio politico di Hamas, e del suo successore Yahya Sinwar, morto a ottobre, il gruppo ha optato per una leadership collettiva. L'intenzione iniziale sarebbe stata quella di nominare il nuovo capo dell'ufficio politico dopo l'entrata in vigore dell'accordo di cessate il fuoco con Israele, ma la tregua resta fragile.