L'Iran sostiene che gli Stati Uniti siano "militarmente coinvolti" nella guerra
L'Iran minaccia gli Stati Uniti: verranno "colpiti duramente" se non otterranno il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, colpita da 4 settimane dagli attacchi di Israele. Il leader di Hamas, intanto, è stato avvisato a Teheran.
L'Iran prende nuovamente posizione con le parole del ministro della Difesa, Mohammad-Reza Ashtiani, citato dall'agenzia Tasnim, mentre il segretario di Stato americano Antony Blinken è in missione in Medio Oriente.
Il consiglio dell'Iran agli Stati Uniti - ha affermato - è quello di "fermare immediatamente la guerra a Gaza e attuare un cessate il fuoco, altrimenti saranno colpiti duramente". L'Iran – che sostiene Hamas e altre organizzazioni militanti nella regione, tra cui Hezbollah e la Jihad islamica palestinese – ha dichiarato in precedenza di considerare gli Stati Uniti "militarmente coinvolti" nella guerra.
Intanto, rimbalza la news secondo cui Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas, si sarebbe recato a Teheran nei giorni scorsi e nella capitale iraniana avrebbe incontrato la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. La notizia si basa su dichiarazioni di un esponente di Hamas in Libano, Osama Hamdan.
Manifestanti hanno cercato di entrare nella base militare americana di Incirlik in Turchia. Lo riferisce l'agenzia turca Dha, aggiungendo che la polizia ha usato gas lacrimogeni e idranti per disperdere la folla. L’evento, chiamato 'Convoglio della libertà per la Palestina', è stato organizzato dalla Fondazione turca per gli aiuti umanitari 'Diritti e libertà umane'. Il convoglio è partito da Istanbul e ha raggiunto la base di Incirlik. I manifestanti hanno chiesto la chiusura della base nel contesto dell'escalation nella Striscia di Gaza. Secondo l'agenzia, la protesta è stata pacifica. La polizia ha bloccato alcune strade, ma ad un certo punto un gruppo di manifestanti ha tentato di entrare nella base, costringendo la polizia a cavallo e gli agenti a usare gas lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti.
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha discusso della situazione a Gaza con le sue controparti egiziane e giordane nel corso di telefonate separate. A dichiararlo è stata una fonte diplomatica turca citata da 'Ha'aretz'. Fidan ha parlato con i suoi colleghi di "cessazione degli attacchi contro la popolazione civile a Gaza" e del raggiungimento di un cessate il fuoco urgente, ha dichiarato la fonte. Fidan ha anche discusso gli sforzi per garantire la fornitura continua e senza ostacoli di aiuti umanitari a Gaza con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry. Fidan incontrerà domani il segretario di Stato americano Antony Blinken per colloqui su Gaza ad Ankara.
La milizia filoiraniana Kataib Hezbollah ha avvertito, inoltre, gli Stati Uniti che prenderà d'assalto l'ambasciata americana in Iraq se Blinken visiterà il Paese nel quadro del suo tour regionale in Medio Oriente. Il capo della sicurezza del gruppo paramilitare sciita iracheno che fa parte delle Forze di mobilitazione popolari, sostenute dall'Iran, Abu Ali al Askari, ha assicurato oggi che Blinken "non è il benvenuto" e che se la visita avrà luogo la risposta sarà "un'escalation senza precedenti" che, promette, non sarà pacifica, riporta il giornale iracheno Shafaq. La stessa pubblicazione aveva precedentemente riferito di una visita nel Paese di Blinken per incontrare il primo ministro Mohamad Shia al Sudani. Né le autorità irachene né quelle americane lo hanno confermato.