Haniyeh ricevuto dall'ayatollah Khamenei. Iran loda la resistenza palestinese
Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato accolto a Teheran e ha incontrato la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, che ha ribadito il sostegno all'organizzazione.
Khamenei ha ribadito che "la politica permanente dell'Iran è quella di sostenere le forze della Resistenza Palestinese contro gli occupanti sionisti", come riferisce l'agenzia di stampa iraniana Irna. Già ieri, da fonti libanesi, era rimbalzata la notizia relativa al viaggio di Haniyeh in Iran. Non erano però filtrati dettagli sulla data effettiva del viaggio e sugli incontri avuti a Teheran.
Khamenei ha chiesto un'azione seria da parte dei paesi islamici e degli organismi internazionali, nonché il sostegno completo e pratico dei governi islamici alla popolazione di Gaza. Durante l'incontro, riferisce l'agenzia di stampa iraniana, Haniyeh ha fatto il punto sugli ultimi sviluppi a Gaza e sui "crimini del regime sionista", nonché sugli ultimi sviluppi in Cisgiordania.
La Guida Suprema, da parte sua, ringraziando il risoluto popolo di Gaza per la resistenza, ha condannato "fermamente i crimini commessi dal regime sionista con il sostegno diretto degli Stati Uniti e di alcuni paesi occidentali".
In Israele, intanto, il ministro della Giustizia Yariv Levin sta lavorando a un disegno di legge contro i 'negazionisti' del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. Ad annunciarlo, secondo quanto riferisce 'Haaretz', è lo stesso ministro che è "rimasto scioccato" dalle dichiarazioni della parlamentare della Lista Araba Unita Iman Khatib-Yassin che affermava in un'intervista alla televisione di aver 'sentito in prima persona dire' che i filmati degli attacchi di Hamas non mostravano lo stupro di donne e l'omicidio di bambini.
La parlamentare aveva ammesso di non aver visto personalmente i film diffusi dalle forze armate. La deputata ha anche affermato che gli atti commessi dai membri di Hamas sono stati disumani e contrari ai valori dell'Islam.
"Sono rimasto scioccato dalle dure osservazioni del deputato Iman Khatib-Yassin, in cui si nega il terribile massacro compiuto dai terroristi di Hamas il 7 ottobre. Già pochi giorni fa, prima delle parole di Khatib-Yassin - sottolinea il ministro Levin-, ho incaricato gli esperti del ministero della Giustizia di formulare un disegno di legge che vieti la negazione del massacro e stabilisca una punizione severa per coloro che lo fanno".