
Mercati asiatici nervosi dopo il crollo di Wall Street. Per la prima volta, i lingotti superano i 3.200 dollari l'oncia
Oro a suoi massimi storici sulla scia dei timori per il peggioramento della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e sui danni che i dazi di Donald Trump potrebbero causare all'economia mondiale.
Per la prima volta, i lingotti superano i 3.200 dollari (2.454 sterline) l'oncia, poiché gli investitori si stanno riversando sui cosiddetti beni rifugio. Dall'inizio dell'anno, l'oro ha visto il suo valore aumentare di oltre il 21%, mentre il primo trimestre del 2025 si è chiuso come il miglior inizio d'anno.
Ciò avviene all'indomani del crollo delle azioni di Wall Street e mentre i mercati azionari asiatici affrontano una nuova giornata pesante.
Ieri la Casa Bianca ha dichiarato che le importazioni cinesi che entrano negli Stati Uniti ora sono soggette a dazi di almeno il 145%, specificando che i dazi reciproci del 125% annunciati ieri da Trump si vanno ad aggiungere a quelli del 20% già esistenti.
Nonostante questo, Trump ha detto di sperare ancora di raggiungere un accordo con Pechino, affermando che "finiranno per elaborare qualcosa che sia molto positivo per entrambi i paesi".
Per quanto riguarda l'Europa, Trump ha congelato le tariffe per 90 giorni, ma per il presidente francese Emmanuel Macron la sospensione parziale dei dazi rappresenta una "porta aperta" ai negoziati, ma la pausa resta "fragile".
In un post su X, Macron spiega che la pausa significa incertezza per le aziende europee, che sono ancora soggette ai dazi del 25% su acciaio, alluminio e automobili, oltre al nuovo dazio di base del 10%.
L'Europa deve continuare a lavorare su tutte le contromisure necessarie e mobilitare tutte le leve disponibili per proteggersi, afferma Macron. "Abbiamo ragione a lottare, qui sono in gioco i posti di lavoro e le vite dei nostri territori."