Caso Genovese, è polemica sulle parole di Vittorio Feltri. A scatenare l'inferno è il suo editoriale che su Libero - alla vigilia della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne - definisce "ingenua la ragazza stuprata", aggiungendo come "i cocainomani" vanno "evitati. Il riferimento è alla vicenda dell'ex re delle start up, finito in carcere con l'accusa di aver drogato e violentato una diciottenne, durante una festa nel suo attico in centro a Milano a inizio ottobre.
Feltri insiste su caso Genovese: "Se mi attaccano ho ragione"
"No, Direttore. La violenza non ha e non avrà mai ragioni" scrive su Facebook la ministra alla Famiglia Elena Bonetti, postando la pagina di 'Libero' con il titolo sul caso Genovese. "La sola speranza che abbiamo di farcela è cambiare la cultura di questo Paese, difendendo ovunque e senza condizioni la dignità delle vittime, e dicendo chiaramente che no: non c'è ragione alla violenza".
"Feltri e Libero basta misoginia!" twitta Laura Boldrini, deputata Pd. "Quello che scrivete è una forma di violenza sulle donne. È inaccettabile che una testata giornalistica, che percepisce anche contributi pubblici, dia la colpa dello stupro alla vittima! Fermiamo questa barbarie”.
"Si fanno gli auguri agli stupratori e si danno le attenuanti alle vittime" twitta la deputata Leu Rossella Muroni. "Il problema non è dove va una donna o come è vestita. Il problema non è se cambia idea. Il problema non sono i genitori. Il problema sono i violenti e chi li difende. Il problema sono quelli come Feltri".
"Eh già povera Michela, per Vittorio Feltri, sei proprio un'ingenuotta" scrive il capogruppo Iv al Senato Davide Faraone su Facebook. "Non una vittima, sei solo una sprovveduta, talmente semplice e innocente da risultare troppo imprudente che, dai, se ci pensi bene la colpa è pure tua. Insomma, parliamoci chiaro, te la sei cercata, eh? Perché, dice Feltri, come caspita ti è venuto in mente di entrare nella stanza da letto del mandrillo facoltoso?". "È una vergogna! Ancora una volta, Feltri e Libero danno il peggio di loro mettendo quasi sullo stesso piano la vittima e il carnefice! Basta con questo linguaggio, questa non è informazione" scrive su Facebook la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini dicendosi "profondamente indignata da un certo tipo di stampa!".
Parla di "un insulto a tutte le vittime" e di "una ferita per l'intera società" la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri e Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi.
"Le parole di Vittorio Feltri a commento della violenza terribile perpetrata da Alberto Genovese ai danni di una ragazza di 18 anni sono incommentabili" scrive la ministra Iv, Teresa Bellanova, su Fb. "Una lista indegna di stereotipi maschilisti dove l'uomo è vittima dei suoi impulsi, per di più giustificati dall'abuso di droga, e la donna è un'ingenua, che avrebbe dovuto capire i segnali, tirarsi indietro finché era in tempo. Che in altre parole fa il paio con 'se l'è cercata'".
"Scrivere che i cocainomani vanno evitati e che una ragazza di 18 anni brutalmente stuprata se l’è cercata è esattamente ciò che combattiamo ogni giorno" scrive su Facebook la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio, augurandosi l'intervento dell'Ordine dei giornalisti. "Questa è violenza di genere, è vittimizzazione secondaria, è sessismo. E noi donne non siamo più disposte ad accettarlo".