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Conte: "Il 2019 sarà bellissimo"

(Afp) - AFP
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01 febbraio 2019 | 12.57
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Ci sono tutte le premesse per un bellissimo 2019 e per gli anni a venire. L'Italia ha un programma di ripresa incredibile. C'è tanto entusiasmo e tanta fiducia da parte dei cittadini e c'è tanta determinazione da parte del governo". Così il premier Giuseppe Conte risponde ad Alessandro Poggi, inviato di Povera Patria, nell’intervista in onda stasera, in seconda serata su Raidue. "Andiamo tutti d'accordo; non litighiamo. Noi ci confrontiamo. Non ci sono motivi di divergenza, assolutamente", ha aggiunto il premier in riferimento ai rapporti con Di Maio e Salvini.

A stretto giro la replica del Pd. Maurizio Martina scrive su Twitter: "Presidente Conte, basta propaganda! Ma in che paese vive? Famiglie e imprese sono preoccupate e voi continuate a indebitarci per scelte sbagliate. Servono lavoro e investimenti che voi state bloccando". A rispondere al premier è anche Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato. "Conte straparla, il programma incredibile di cui parla è semplicemente non credibile" dice Marcucci. "L'anno bellissimo, per la propaganda M5S - aggiunge - è eternamente il prossimo, per ora purtroppo è solo l'anno della recessione, dell'isolamento in Europa, dell'assistenzialismo che prende il posto del lavoro, delle tasse senza investimenti". Dura anche la replica di Forza Italia. “Conte annuncia: sarà un 2019 bellissimo! A Carnevale ogni premier vale. Fuga dalla realtà” scrive su Twitter Anna Maria Bernini, capogruppo di Fi al Senato.

Le previsioni non sono rosee, stando al Centro studi di Confindustria. "L’Italia perde colpi ipotecando il 2019 - si sottolinea - sull'anno si dovrà calcolare l'effetto di trascinamento dei dati negativi di fine 2018 pari al -0,2%. E la dinamica a inizio 2019 sarà debole: la produzione industriale è stimata quasi piatta. Anche se il Pil risalisse dal 2° trimestre, è alta la probabilità di una crescita annua poco sopra lo zero". "La produzione industriale italiana - spiega ancora il Csc - ha recuperato di poco a dicembre, dopo il tonfo di novembre, registrando nel 4° trimestre 2018 una flessione di -0,5%. Il calo, diffuso all'Europa (specie Germania), in Italia è più marcato per i beni intermedi. Ciò ha pesato sul Pil a fine anno (-0,2%)".

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