Tensione sulla prescrizione. Forza Italia ha abbandonato le Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia per protestare sulla conduzione dei lavori dei due organi parlamentari, riuniti congiuntamente alla sala del Mappamondo, a Montecitorio, nel corso dell'esame del ddl anticorruzione che contiene anche le norme sulla prescrizione dei processi.
L'intenzione di uscire dalla sala covava da diversi giorni nei forzisti, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la comunicazione dei due presidenti, Brescia e Sarti, che i ricorsi sull'inammissibilità di una quindicina di emendamenti e subemendamenti presentati da Forza Italia, in materia di prescrizione, erano stati respinti.
COSTA - "È una violazione pesantissima dei diritti e delle prerogative delle minoranze" ha detto Costa, lasciando l'aula con gli altri rappresentanti azzurri e aggiungendo: "Non parteciperemo più ai lavori. Non siete adeguati a svolgere il ruolo dei presidenti di commissione perché non vi sganciate dal vostro movimento che sta compiendo l'omicidio del processo penale con la Lega complice".
BARTOLOZZI - "Non ha senso restare - ha aggiunto Giusi Bartolozzi - sono giorni che cerchiamo un'interlocuzione con i presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, che invece sono totalmente disinteressati e sordi al confronto. Del resto solo Forza Italia sta cercando di correggere le gravissime storture presenti nella legge. La Lega è consenziente e il Pd conduce un'opposizione troppo morbida. A questo punto meglio rimandare la battaglia, quando il testo arriverà in aula".
GELMINI - Battaglia che Forza Italia è determinata a dare in Parlamento, tenendo duro nel dire no all'abolizione della prescrizione. "La battaglia sulla giustizia è una battaglia che portiamo avanti da sempre, è scritta nel dna di Forza Italia" ha affermato in mattinata Maria Stella Gelmini, presidente dei deputati forzisti. Che avverte: "Dal giudizio abbreviato alla prescrizione, si stanno smantellando tutte le garanzie del sistema penale. Sembra che questo governo voglia normalizzare un giustizialismo manettaro mille anni luci lontano da noi...".
LA NOTA - "Oggi si è consumata l’ennesima violazione del regolamento della Camera da parte dei presidenti delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia che non hanno consentito di mettere in discussione – dichiarandoli inammissibili – numerosi emendamenti sulla prescrizione che Forza Italia ha presentato. Addirittura Brescia e Sarti hanno usato il pretesto dell’estraneità di materia su emendamenti attinenti il tema della ragionevole durata del processo, e come tali dunque strettamente collegati al tema della prescrizione". Così in una nota i deputati di Forza Italia in Commissione Giustizia.
"Sono settimane -avvertono- che i lavori delle Commissioni vengono piegati arbitrariamente alle esigenze della maggioranza. Quest’ultima composta da un partito attivo nell’omicidio del processo penale, e da un altro impegnato a fare da palo silente ma comunque complice di questo grave delitto".
"Non ci consentono di parlare e di argomentare nelle Commissioni parlamentari, ma non ci potranno impedire di parlare ai cittadini, ai professionisti, agli imprenditori, alle associazioni, agli operatori del diritto, e soprattutto alle vittime dei reati, che per effetto di queste norme otterranno – se la otterranno – giustizia con tempi sempre più lunghi", concludono.