Il premier britannico in una serie di tweet: "Sconfisse tirannia razzista, no minacce a statua"
Boris Johnson interviene sulle polemiche legate alla statua di Winston Churchill, legate alle proteste del movimento Black Lives Matter, che ne vorrebbe la rimozione. "La statua di Winston Churchill a Parliament Square è un ricordo permanente della sua impresa nel salvataggio di questo Paese e di tutta l'Europa da una tirannia fascista e razzista", scrive il premier britannico in una serie di tweet.
"E' assurdo e vergognoso che questo monumento nazionale oggi rischi di essere attaccato da manifestanti violenti. E' vero, a volte ha espresso opinioni che erano e sono per noi oggi inaccettabili, ma è stato un eroe e merita assolutamente il suo memoriale", prosegue il premier, alla vigilia di nuove proteste del movimento antirazzista, che hanno costretto le autorità a mettere delle protezioni attorno alla statua del grande statista britannico, deturpata in una precedente manifestazione.
"Non possiamo ora tentare di modificare o censurare il nostro passato. Non possiamo fingere di avere una storia diversa. Le statue nelle nostre città sono state erette da generazioni precedenti. Avevano prospettive diverse, una diversa comprensione di ciò che è giusto e sbagliato. Ma quelle statue ci insegnano il nostro passato, con tutti i suoi errori. Abbatterle significherebbe mentire sulla nostra storia e impoverire l'istruzione delle future generazioni", scrive ancora il premier britannico.
"Per quanto riguarda le previste manifestazioni - scrive ancora Johnson - comprendiamo tutti i legittimi sentimenti di rabbia per quanto è accaduto in Minnesota e il legittimo desiderio di protestare contro la discriminazione. Per quanti progressi abbia fatto questo Paese nel combattere il razzismo, e ne ha fatti di enormi, riconosciamo tutti che c'è ancora molto lavoro da fare".
"Ma è chiaro - afferma il premier britannico - che le proteste sono state tristemente infiltrate da estremisti violenti. Gli attacchi alla polizia e gli indiscriminati atti di violenza ai quali abbiamo assistito la scorsa settimana sono intollerabili e ripugnanti". Per questo, conclude, "l'unica cosa responsabile da fare è stare lontani da queste proteste".