La maggior parte delle regioni è ormai zona gialla ma il governo potrebbe decidere di trasformare l'Italia in zona rossa durante le feste di Natale. Le immagini degli assembramenti per le vie dello shopping di molte città hanno fatto discutere e con la terza di coronavirus praticamente una certezza per molti esperti si prospetta l'ipotesi di disporre una stretta con nuove zone rosse e arancioni. Non un nuovo lockdown, ma un irrigidimento delle disposizioni in tutta Italia.
Ma quali sarebbero le regole da applicare? In base a quanto stabilito per le regioni per quanto riguarda bar e ristoranti sarebbero aperti dalle 5 alle 22 solo per asporto, la consegna a domicilio sarebbe invece sempre possibile. I negozi rimarranno aperti fino alle 21 da qui al giorno dell'Epifania, ma centri commerciali chiusi nei weekend e giorni di festa.
Si ferma lo sport, ad eccezione delle competizioni riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.
Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.
Secondo quanto previsto dal decreto e dal nuovo Dpcm con le misure per le festività natalizie dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), a eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Dal 25 e il 26 dicembre 2020, salvo allentamenti delle misure - in discussione l'ipotesi di una deroga i Comuni con 5mila abitanti sotto i 30 km - saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute). Stessa misura anche per il 1 gennaio 2021. Spostamenti vietati anche tra le regioni in zona gialla.