"L'indice Rt domani sarà annunciato a 0,91 ma siamo ancora nel pieno dell’epidemia". Il ministro della Salute, Roberto Speranza, si esprime così mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia le nuove misure inserite nel Decreto Natale e nel nuovo Dpcm.
"Alcuni segnali fanno pensare ad una curva che si piega, ma siamo ancora in mezzo alla crisi. I decessi sono l’ultimo elemento a mutare segno. La prima cosa che si muove è l’indice Rt, che domani sarà annunciato a 0,91. Per la prima volta dopo moltissime settimane l’indice è sotto 1. C’è ancora una situazione molto seria, il numero dei decessi sarà l’ultimo a piegarsi purtroppo", dice Speranza a Piazzapulita.
"La situazione è complicata ma vediamo che le misure cominciano a fare effetto, bisogna insistere. Per una ragione strutturale, discussa anche da scienziati e tecnici. Abbiamo una delle popolazioni piùm anziane al mondo, è un segnale di tenuta anche del nostro sistema sanitario. Una popolazione anziana è particolarmente esposta ad un virus che colpisce i soggetti fragili e gli anziani hanno spesso più patologie insieme: questo ci sta facendo pagare un prezzo molto alto", aggiunge.
Speranza non condivide la definizione di 'linea dura' per le ultime misure. "Non è la linea dura, è la linea necessaria. Queste misure sono indispensabili, è chiaro che producono sacrifici e restrizioni. Io non firmo ordinanze a cuor leggero, stiamo entrando in aspetti che riguardano la vita delle persone. Ma senza queste misure non sarebbe possibile mettere la curva sotto controllo. Abbiamo cercato di trovare un equilibrio tra le esigenze, stiamo tentando di piegare la curva senza fare un lockdown generalizzato", dice il ministro.